Attività fisica in menopausa? Il nuoto (ma in acqua fredda) è un toccasana

diElena Meli

Nuotare in piscine non riscaldate non allevia solo le vampate, ma soprattutto altri sintomi frequenti in menopausa, come l’ansia o gli sbalzi d’umore

(Getty Images)

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«Nuotare in acqua fredda è fenomenale, mi ha salvato la vita. Nell’acqua posso fare qualsiasi cosa, tutti i sintomi fisici e mentali della menopausa spariscono e mi sento al mio meglio». Così una cinquantasettenne che ha partecipato a un recente studio dell’University College di Londra ha raccontato che cosa significhi per lei il nuoto in acqua gelide o giù di lì. E non è la sola: la ricerca ha infatti dimostrato che questa attività è un toccasana per le donne in menopausa, per molti motivi.

Lo studio

Gli autori, che hanno pubblicato i loro dati su Post Reproductive Health, hanno intervistato oltre mille donne, per la maggior parte già in menopausa, per indagare gli effetti del nuoto in acqua fredda sui sintomi del climaterio. I risultati indicano che nel 47 per cento delle donne nuotare ha ridotto l’ansia, nel 34 per cento ha migliorato gli sbalzi d’umore, nel 30 per cento ha diminuito le vampate, che non sono quindi l’effetto principale di un tuffo al gelo come si potrebbe pensare. Dati simili sono stati ottenuti anche sulle partecipanti in peri-menopausa, che avevano ancora il ciclo mestruale ma iniziavano a mostrare i sintomi della menopausa fra cui irritabilità, ansia e sbalzi d’umore. Per le partecipanti il nuoto in acque non riscaldate è curativo e due su tre lo praticano proprio per ridurre i sintomi della menopausa; stando ai dati raccolti, più l’acqua è fredda più l’effetto curativo diventa evidente. Molte nuotavano all’aperto e questo maggior contatto con la natura era ulteriormente apprezzato; i vantaggi erano poi più evidenti in chi nuotava più a lungo e più spesso.

Le cautele

Gli autori sottolineano che il nuoto in acque fredde è già stato associato a benefici per la salute, sull’umore e sullo stress per esempio, mentre i bagni di ghiaccio sono ampiamente studiati per i loro possibili vantaggi anche negli atleti, per l’effetto sul recupero muscolare; specificano però che non è necessario tuffarsi in un lago ghiacciato, ma anzi è opportuno avere alcune cautele. «Il freddo può provocare uno choc termico e favorire alterazioni del ritmo cardiaco, esagerando ci si potrebbe esporre a ipotermia. Se si sceglie di nuotare in laghi o corsi d’acqua naturali, il rischio di infezioni per la presenza di microrganismi non può essere escluso», specificano i ricercatori. Meglio forse andare in piscina, preferendo quelle non troppo riscaldate: l’importante è fare attività fisica e il nuoto ha un peculiare potere rinvigorente e di controllo dei sintomi della menopausa che lo rende particolarmente adatto nelle donne con più di cinquant’anni.

21 febbraio 2024 ( modifica il 21 febbraio 2024 | 12:29)