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Guerra in Israele, le news del 18 aprile. “Gli Usa voteranno no all’ammissione piena della Palestina all’Onu”. Media: “Accordo Israele- Usa: sì all’operazione a Rafah ma stop sull’Iran”

Guerra in Israele, le news del 18 aprile. “Gli Usa voteranno no all’ammissione piena della Palestina all’Onu”. Media: “Accordo Israele- Usa: sì all’operazione a Rafah ma stop sull’Iran”
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Tajani: “G7 compatto sulle sanzioni all'Iran”. Teheran: “Potremmo rivedere la nostra dottrina nucleare di fronte alle minacce di Israele”. Cina: “La Palestina diventi membro a pieno titolo dell'Onu”
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L'Iran potrebbe rivedere la sua "dottrina nucleare" in mezzo alle minacce israeliane, ha detto un alto comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane secondo l'agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim, sollevando preoccupazioni sul programma nucleare di Teheran, che ha sempre affermato essere strettamente per scopi pacifici.

"Una revisione della nostra dottrina e politica nucleare, nonché delle considerazioni precedentemente comunicate, è del tutto possibile", ha detto Ahmad Haghtalab, il comandante responsabile della sicurezza nucleare, secondo Tasnim. Haghtalab ha aggiunto che l'Iran è pronto a "lanciare potenti missili per distruggere obiettivi designati" in Israele, e che se Israele oserà colpire i siti nucleari iraniani, risponderà. "Abbiamo il dito sul grilletto", ha ammonito.

Idf: “Razzo da Gaza contro Ashkelon, non ci sono danni e feriti”

Un razzo è stato lanciato in serata dal Nord della Striscia di Gaza contro Ashkelon. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane, secondo cui non si registrano né feriti né danni a seguito dell'attacco, il primo da settimane, contro la città costiera nel sud di Israele

Casa Bianca: “Invitiamo Hamas ad accettare l’accordo”

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha detto che i negoziati sugli ostaggi sono "ancora attivi, c'è ancora una proposta sul tavolo e invitiamo Hamas ad accettare quella proposta. Stiamo aspettando di vedere cosa faranno al riguardo"

“Gli Usa voteranno no all’ammissione piena della Palestina all’Onu”

Gli Stati Uniti voteranno no alla proposta di risoluzione del Consiglio di sicurezza per l'ammissione a pieno titolo della Palestina alle Nazioni Unite: lo ha annunciato il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel, secondo quanto riferisce la Cnn

Tajani: “G7 compatto sulle sanzioni all'Iran”

"Al termine del G7 ci saranno documenti sostanziosi su tutti i dossier affrontati, li stiamo perfezionando. Ci sarà un documento dedicato anche al Medio Oriente. Le nostre posizioni sono chiare, siamo favorevoli alla possibilità di imporre sanzioni all'Iran per l'attacco a Israele". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti al G7 di Capri. L'attacco iraniano non ha avuto successo ma, ha proseguito Tajani, il G7 "invita tutti alla prudenza": "Siamo a favore del cessate il fuoco a Gaza, ci auguriamo che possa prevalere la pace con l'obiettivo dei due popoli e due stati", ha concluso

Unicef: “A Gaza uccisi più di 13.800 bambini”

Secondo il Direttore esecutivo dell'Unicef Catherine Russell, dall'inizio della guerra il 7 ottobre, a Gaza sono stati uccisi più di 13.800 bambini. Lo riporta la Cnn. E "un bambino viene ferito o muore ogni 10 minuti" a Gaza, ha affermato in una nota l'Ente delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'emancipazione delle donne. Più di 10.000 donne sono state uccise a Gaza dall'inizio della guerra, 6.000 delle quali hanno lasciato dietro di sé 19.000 bambini orfani, si legge nel comunicato

Usa: “Teniamo aperte le opzioni per altre sanzioni all'Iran”

Gli Usa terranno aperte le opzioni per altre sanzioni contro l'Iran: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby nel briefing a bordo dell'Air Force One

Axios, “Usa negano l'ok all'operazione israeliana a Rafah”

L'amministrazione Biden è ancora preoccupata che un'invasione israeliana di Rafah, nel Sud di Gaza, possa portare a un grande numero di vittime civili: lo riferisce Axios, citando dirigenti Usa che hanno negato categoricamente le indiscrezioni secondo cui la Casa Bianca avrebbe dato il via libera a un'operazione a Rafah se Israele rinunciasse a colpire l'Iran come rappresaglia per l'attacco dello scorso fine settimana.

Palestina, ammissione piena importante pilastro per la pace

"L'ammissione a pieno titolo della Palestina all'Onu sarebbe un importante pilastro per raggiungere la pace nella nostra regione. È il momento per il Consiglio di Sicurezza di dare giustizia al popolo palestinese". Lo ha detto il rappresentante speciale del presidente palestinese, Ziad Abu Amr. "Quelli che ostruiscono tale risultato non aiutano il processo di pace tra israeliani e palestinesi e in generale in Medio Oriente", ha aggiunto, rivolgendosi "a Paesi come gli Usa che vogliono impedire la nostra ammissione a pieno titolo quando hanno sostenuto quella di Israele".

L'Iran libera la donna indiana sul cargo sequestrato a Hormuz

L'Iran ha rilasciato Ann Tessa Joseph, la sola donna che faceva parte dell'equipaggio indiano del cargo Aries sequestrato il 13 aprile da un commando militare iraniano nel Golfo di Hormuz. Lo rende noto il ministero degli Esteri indiano, in una nota che attribuisce il merito della liberazione agli sforzi congiunti della missione diplomatica indiana a Teheran e del governo iraniano. Il ministero degli Esteri di Delhi aggiunge che l'impegno continua per riportare in India, oltre a Ann Tessa Joseph, gli altri sedici marinai. Gli indiani erano parte dell'equipaggio di 25 persone della motonave Aries, sequestrata il fine settimana scorso da un commando delle forze speciali iraniane, nel Golfo di Hormuz, a 80 chilometri dalle coste degli Emirati Arabi Uniti.

Voto su ammissione piena Palestina a Onu anticipato a oggi

Il voto della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sull'ammissione a pieno titolo della Palestina alle Nazioni Unite è stato anticipato alle 17 locali di oggi, le 23 ora italiana. La presidenza maltese del Cds aveva fissato ufficialmente il voto per domani alle 15 (le 21 italiane), ma al termine di una battaglia sulla tempistica portata avanti dagli Stati arabi che ha creato il caos al Palazzo di Vetro, si è deciso di anticipare.

Guterres, regione è sull'orlo conflitto su vasta scala

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha avvertito che il Medio Oriente è sull'orlo di un "conflitto regionale su vasta scala", alla luce delle crescenti tensioni sulla guerra a Gaza e sull'attacco dell'Iran a Israele. Per il capo del Palazzo di Vetro, l'offensiva militare israeliana contro Hamas nella Striscia, dopo l'attacco senza precedenti del 7 ottobre, ha creato un "inferno umanitario" per i civili palestinesi.

Focus su Rafah tra funzionari Usa e Israele

Funzionari americani e israeliani terranno oggi un incontro virtuale ad alto livello per discutere di un'eventuale operazione militare dell'Idf a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove hanno trovato rifugio milioni di profughi. Lo scrive Axios citando funzionari americani a condizione di anonimato, secondo i quali Washington sta cercando di dissuadere gli israeliani ad attaccare proponendo alternative. Un simile incontro si era svolto il primo aprile.

Biden impone nuove sanzioni contro l'Iran

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro l'Iran. "Siamo impegnati nella difesa di Israele, dei nostri soldati e dei nostri partner nella regione. E non esiteremo a intraprendere tutte le azioni necessarie" contro gli attacchi di Teheran e dei suoi alleati, ha dichiarato il presidente in una nota.

Fbi: preoccupati per possibili minacce a comunità ebraica durante la Pasqua

L'Fbi è in l'allerta per potenziali minacce alla comunità ebraica in vista della ricorrenza della Pasqua ebraica, lunedì prossimo. Lo ha dichiarato lo stesso direttore del Bureau, Christopher Wray, intervenendo ad un evento del Secure Community Network, organizzazione della comunità ebraica per la sicurezza e l'addestramento.

Iran, Usa avvertiti prima e dopo attacco su Israele

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, che si è recato a New York per partecipare alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha dichiarato che "quando nella Repubblica islamica è stata presa la decisione di avvertire e punire il regime israeliano, l'America è stata informata".
Il capo della diplomazia di Teheran ha poi aggiunto che dopo l'attacco militare contro Israele "domenica scorsa, abbiamo inviato un altro messaggio agli Stati Uniti d'America dicendo che non ci aspettiamo uno sviluppo della tensione nella regione".

Stasera nuova riunione del gabinetto di guerra israeliano: focus su ostaggi e accordo

Torna a riunirsi stasera il gabinetto di guerra israeliano convocato dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo riporta l'emittente N12 spiegando che al centro della riunione di stasera ci sarà la questione degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e come raggiungere un accordo che porti alla loro liberazione.

Hamas: restiamo nei colloqui, non c’è una situazione di stallo

Hamas non si è ritirata dai colloqui indiretti con Israele e non si è ancora raggiunta una situazione di stallo. Lo ha riferito un alto funzionario di Hamas, Mousa Abu Marzouk, secondo quanto riporta l'emittente israeliana Kan.

Medioriente: nave sequestrata da Iran, tornata a casa indiana a bordo

Ann Tessa Joseph, che era tra i 17 cittadini indiani parte dell'equipaggio della nave cargo Msc Aires sequestrata dall'Iran sabato scorso, è tornata nel Paese asiatico. Lo riporta il Times of India, citando il ministero indiano degli Esteri. "Grazie agli sforzi congiunti della missione indiana a Teheran e del governo indiano, la cadetta di coperta Ann Tessa Joseph di Thrissur, Kerala, parte dell'equipaggio indiano della nave portacontainer Msc Aires, è atterrata sana e salva all'aeroporto internazionale di Cochin", riferisce il dicastero. L'India, aggiunge il ministero, è impegnata per il rientro degli altri 16 suoi cittadini che si trovavano sulla nave.

Ministero Sanità Gaza: quasi 40mila i morti a Gaza

Le autorità della Striscia di Gaza hanno aggiornato a 33.970 il numero dei morti dall'inizio dell'offensiva israeliana sulla Striscia e 76.770 quello dei feriti. Nelle ultime 24 ore, rende noto il ministero della Sanità della Striscia, sotto il controllo di Hamas, 71 palestinesi sono morti e 106 sono rimasti feriti.

Iran: potremmo rivedere la nostra dottrina nucleare di fronte alla minacce di Israele

L'Iran potrebbe rivedere la sua "dottrina nucleare" di fronte alle minacce israeliane, ha detto giovedì un alto comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, sollevando preoccupazioni sul programma nucleare che Teheran ha sempre detto essere strettamente per scopi pacifici. "Una revisione della nostra dottrina e politica nucleare, nonché delle considerazioni precedentemente comunicate, è del tutto possibile", ha detto Ahmad Haghtalab, il comandante responsabile della sicurezza nucleare, secondo l'agenzia di stampa semiufficiale Tasnim. Il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha l'ultima parola sul programma nucleare, che l’Occidente sospetta abbia scopi militari. Khamenei ha affermato in numerose occasioni che Teheran non ha mai perseguito la costruzione o l’uso di armi nucleari, cosa che la sua religione vieta.

Cnn,'raid a Rafah,uccisi 8 membri di una famiglia,5 bimbi'

Nel raid israeliano di ieri sera a Rafah sono morte 8 persone di una stessa famiglia, tra cui 5 bambini. Lo scrive la Cnn online che cita funzionari dell'ospedale. L'attacco aereo è avvenuto nel quartiere di Al-Salam, nella parte meridionale di Rafah. I corpi delle vittime - tutti appartenenti alla famiglia Ayyad, sfollata da Gaza City, nella parte settentrionale dell'enclave - sono stati portati all'ospedale Abu Yousuf Najjar. Tra gli otto morti c'erano cinque bambini, secondo un elenco fornito da un funzionario dell'ospedale.

Iran: se Israele attacca i nostri impianti nucleari, risponderemo

Se Israele attacca i nostri siti nucleari, certamente risponderemo. I siti nucleari israeliani sono stati identificati, ha detto Haghtalab, un comandante dei Pasdaran. Haghtalab ha anche detto che se necessario l’Iran potrebbe rivedere la sua dottrina nucleare.

'Sisi rifiutò proposta Cia di amministrare Gaza per 6 mesi'

Secondo un generale egiziano in pensione, Samir Farag, la Cia avrebbe proposto al presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi di amministrare Gaza per sei mesi ma che questi ha rifiutato, e ne spiega le ragioni. Farag ha detto che Sisi ha rifiutato categoricamente l'idea, sostenendo che 'Gaza dovrebbe essere gestita dal suo popolo", una decisione che il generale ha definito "saggia" nonostante le "tentazioni finanziarie e militari" offerte al presidente egiziano.
Farag ha anche indicato che, dopo il rifiuto di questa ipotesi da parte egiziana, ne sono state discusse altre, compresa la formazione di una forza militare europea o di una forza militare araba per una amministrazione transitoria della Striscia.

Baerbock: G7 deve reagire a Iran ma evitare escalation

Il G7 deve reagire all'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele. Lo ha sottolineato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, indicando che misure sono allo studio durante la ministeriale in corso a Capri.

"Stiamo discutendo di misure aggiuntive qui al G7 perché ovviamente ci deve essere una risposta a questo incidente senza precedenti", ha dichiarato Baerbock, evidenziando tuttavia la necessità di evitare un' "escalation".

Media, 'Israele ha usato bombe al fosforo nel sud del Libano'

Israele torna a lanciare bombe al fosforo in aree popolate da civili nel sud del Libano, una pratica considerata illegale dal diritto umanitario internazionale: la denuncia odierna giunge dai media libanesi che citano testimoni e fonti locali nella zona di Khiam, nel sud del Libano, dove nella notte l'aviazione israeliana ha sganciato ordigni incendiari "al fosforo bianco".
Da ottobre a oggi sono state numerose le circostanze in cui organizzazioni locali e internazionali - tra cui Human Rights Watch - hanno denunciato l'uso di bombe al fosforo in aree civili libanesi e della Striscia di Gaza da parte di Israele. Lo Stato ebraico smentisce simili ricostruzioni.
La cittadina di Khiam, non lontano dalla zona del fronte tra Hezbollah e Israele, è stata bersagliata nella notte da sei diversi raid aerei e da cannoneggiamenti dell'artiglieria israeliani. Nei bombardamenti un giovane civile è rimasto ucciso.

Cisgiordania: arrestato un affiliato allo Stato Islamico

Gli agenti della polizia di frontiera israeliana hanno arrestato un palestinese presumibilmente affiliato allo Stato islamico, che aveva pianificato di compiere un attacco terroristico "nell'immediato". Il sospetto è stato catturato nella città di Beitunia, vicino Ramallah, in Cisgiordania, a seguito di informazioni fornite dallo Shin Bet, secondo quanto riferito dalla polizia, citata dal Times of Israel. Il sospetto - è stato ancora reso noto - ha tentato di fuggire al momento dell'arresto.

Hezbollah, 'due nostri combattenti uccisi da Israele'

Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato l'uccisione nelle ultime ore di due suoi combattenti in raid israeliani nel sud del Libano, lungo la linea del fronte con lo Stato ebraico.
Secondo i comunicati del partito armato libanese, i due combattenti sono stati uccisi a Kfar Kila , località a ridosso della linea di demarcazione tra i due Paesi.
Martedì, tre combattenti di Hezbollah erano stati uccisi in raid israeliani nel sud del Libano.
Secondo conteggi dei media di Beirut, sono circa 280 i combattenti di Hezbollah uccisi da Israele dall'8 ottobre scorso, data di inizio degli scambi di fuoco tra lo Stato ebraico e il movimento libanese alleato di Iran e di Hamas.

Cina, 'Palestina diventi membro a pieno titolo dell'Onu'

La Cina sostiene la Palestina "perché diventi membro a pieno titolo delle Nazioni Unite". E' quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri Wang Yi, nel corso della conferenza stampa congiunta con l'omologa indonesiana Retno Marsudi tenuta a Giacarta, nel giorno del voto al Palazzo di Vetro.
Wang, nel resoconto della diplomazia di Pechino, ha affermato anche che "il conflitto israelo-palestinese ha provocato un disastro umanitario e che un cessate il fuoco incondizionato e un meccanismo di soccorso umanitario dovrebbero essere istituiti il prima possibile per evitare un'ulteriore escalation della situazione".

Times: in 10 anni da Iran 200 milioni ad Hamas

Durante le operazioni militari a Gaza, l'esercito israeliano ha trovato una serie di lettere indirizzate a Yahya Sinwar, il capo di Hamas nella regione, che rivelano dettagliati flussi di finanziamento da parte dell'Iran al gruppo combattente palestinese.
Queste lettere, una delle quali datata 2020 e l'altra del 2021, documentano trasferimenti finanziari significativi, evidenziando la persistente dipendenza di Hamas dai fondi iraniani per le sue operazioni. Lo rivela il Times di Londra, che pubblica anche le lettere.

Il documento più recente dettaglia i pagamenti effettuati in seguito alla cosiddetta "Operazione Spada di Gerusalemme", con somme che ammontano a decine di milioni di dollari. In particolare, dopo il conflitto del 2021, l'Iran ha trasferito 58 milioni di dollari a Hamas, oltre ad altre somme minori destinate sia all'apparato militare che a quello politico del gruppo. Questi fondi sarebbero stati consegnati in contanti a Beirut da ufficiali della Guardia Repubblicana iraniana e poi trasferiti a Gaza attraverso una rete di cambiavalute.

La lettera più vecchia, al contrario, risale al periodo di un altro conflitto tra Israele e Hamas, tra il 2014 e il 2020, durante il quale sono stati trasferiti un totale di 154 milioni di dollari. Questi fondi erano apparentemente destinati direttamente a figure chiave di Hamas, compreso Sinwar, oltre a finanziare le operazioni militari durante il conflitto.

Nyt, Israele ha sottovalutato risposta Iran a raid Damasco

Israele ha commesso un grave errore di calcolo nel valutare l'entità della risposta iraniana dopo il raid su Damasco del 1° aprile nel quale sono rimasti uccisi diversi comandanti dei pasdaran. Lo riporta il New York Times (Nyt). "Gli israeliani hanno commesso un errore di calcolo, pensando che l'Iran non avrebbe reagito con forza", scrive il quotidiano citando diversi funzionari americani di alto livello le cui opinioni coincidono con quelle di un alto dirigente israeliano. Funzionari americani hanno riferito di essersi arrabbiati per essere stati informati, dell'attacco su Damasco, solo pochi minuti prima. Un raid che, secondo due dirigenti israeliani, era stato pianificato già da due mesi e poi approvato dal gabinetto di guerra il 22 marzo.

Borrell, "Non attaccare Rafah, sarebbe catastrofe"

"Non attaccate Rafah, sarebbe una catastrofe". L'appello arriva dal capo della diplomazia dell'Ue, Josep Borrell, da Capri, dove oggi parteciperà alla ministeriale Esteri del G7, sotto la presidenza italiana. "A Rafah ci sono 1,7 milioni di persone nelle strade", ha ricordato, "senza alcuna possibilità di difendersi e scappare".
"Dobbiamo sostenere Israele (e abbiamo dimostrato che lo facciamo non solo a parole, visto che durante l'attacco iraniano i missili e i droni sono stati abbattuti grazie alle capacità militare di Usa, Francia e Gran Bretagna), ma dobbiamo tenere a mente che dobbiamo risolvere il problema israelo-palestinese tenendo conto anche dei diritti dei palestinesi".

Fonte Usa: “Improbabile attacco fino a fine Pasqua ebraica”

È improbabile che Israele attacchi l'Iran prima della fine della Pasqua ebraica che comincia lunedì 22 aprile e termina il 29. Lo ha detto una fonte Usa all'emittente Abc, ripresa dai media israeliani. La stessa fonte ha tuttavia aggiunto che "tutto può sempre cambiare". Poi ha sottolineato che i comandanti dei Pasdaran e l'altra leadership iraniana sono ancora in una situazione di allarme elevato, con alcuni nascosti in case sicure e strutture sotterranee.

Media: “Qatar respinge accuse e minaccia ritiro da negoziati”

Il Qatar respinge le accuse, provenienti soprattutto da Israele, di frenare il negoziato per un cessate il fuoco a Gaza e sta valutando di ritirarsi dal suo ruolo di mediatore nei colloqui tra Israele e Hamas. Lo riporta la stampa israeliana.

Usa concordi su Rafah in cambio attacco limitato a Iran

Una fonte egiziana ha detto al giornale arabo di base a Londra 'Al-Araby Al-Jadeed' che gli Usa hanno concordato con il piano per un'azione militare a Rafah in cambio di un attacco limitato all'Iran. Lo ha riferito Haaretz, ma al momento non ci sono conferme in Israele.

Ministri Finanze G7, stretto coordinamento per misure contro Iran

"Garantiremo uno stretto coordinamento di qualsiasi misura futura volta a diminuire la capacità dell'Iran di acquisire, produrre o trasferire armi per sostenere le sue attività regionali destabilizzanti. Chiediamo stabilità nella regione più ampia, rilevando i rischi economici posti da un'escalation regionale, comprese le interruzioni del trasporto marittimo internazionale". E' quanto si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori centrali dei Paesi del G7, che si è svolta a Washington a margine degli Spring Meetings dell'Fmi e della Banca Mondiale.

G7, stretto coordinamento per ogni futura misura su Iran

"Ribadiamo la condanna all'attacco senza precedenti contro Israele da parte dell'Iran. Assicureremo il massimo coordinamento su ogni futura misura che riduca la capacità dell'Iran di acquisire, produrre o trasferire armi". Lo afferma il G7 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali, che si dice "preoccupato per la crisi a Gaza dopo l'attacco terroristico di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Continueremo a lavorare per consegnare più aiuti umanitari ai palestinesi".

(ansa)

Michel, Iran minaccia non solo per Israele: va isolato

"Possiamo riflettere insieme e identificare i mezzi migliori che possiamo usare per sostenere Israele, il suo popolo, la sua sicurezza e il suo diritto ad esistere e per evitare un'ulteriore escalation. Abbiamo avuto un buon dibattito su tutto ciò. Pensiamo che dobbiamo essere molto attivi sul piano diplomatico e impegnarci molto con i Paesi della regione perchè i Paesi della regione sanno che l'Iran è una minaccia non solo per Israele: è una minaccia per la stabilità nella regione. E ciò è stato molto chiaro quando abbiamo visto che l'Iran ha deciso di lanciare il suo attacco pochi giorni fa contro Israele. Per questo motivo l'impegno nella regione è fondamentale e dobbiamo isolare l'Iran, poniamo delle sanzioni contro l'Iran e lavoriamo con i nostri partner". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in un punto stampa al termine del vertice Ue.

(afp)

Vertice Ue, forte sostegno a stabilità e popolazione Libano

"L'Unione europea è pronta a collaborare con tutti i partner per evitare un ulteriore inasprimento delle tensioni nella regione, in particolare in Libano. Ricorda il suo forte sostegno al Libano e al popolo libanese e riconosce le difficili circostanze che il Libano sta vivendo a livello interno e a causa delle tensioni regionali. Il Consiglio europeo invita tutte le parti a impegnarsi ad attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. In questo contesto, l'Unione europea resta impegnata a favore della stabilità del Libano, anche sostenendo le riforme tanto necessarie, e rafforzando il proprio sostegno al Forze armate libanesi"

Vertice Ue, nuove sanzioni a Iran su droni e missili

"Il Consiglio europeo condanna fermamente e inequivocabilmente l'attacco iraniano a Israele e ribadisce la sua piena solidarietà al popolo di Israele e il suo impegno a favore della sicurezza di Israele e della stabilità regionale. Il Consiglio europeo invita l'Iran e i suoi delegati a cessare tutti gli attacchi ed esorta tutte le parti a dar prova della massima moderazione e ad astenersi da qualsiasi azione che possa aumentare le tensioni nella regione. L'Unione Europea adotterà ulteriori misure restrittive nei confronti dell'Iran, in particolare in relazione ai veicoli aerei senza pilota (UAV) e ai missili. L'Unione europea resta pienamente impegnata a contribuire alla riduzione della tensione e alla sicurezza nella regione". E' quanto si legge nelle conclusioni sul Medioriente appena adottate dal Consiglio europeo.

(afp)

Leader Ue, condanna a Iran e richiesta di immediato “cessate il fuoco” a Gaza

I leader Ue, riuniti al vertice straordinario a Bruxelles, hanno condannato l'attacco dell'Iran contro Israele e hanno chiesto di evitare l'escalation e un 'cessate il fuoco immediato' a Gaza. "Il Consiglio europeo condanna fermamente e inequivocabilmente l'attacco iraniano a Israele e ribadisce la sua piena solidarietà al popolo di Israele e il suo impegno a favore della sicurezza di Israele e della stabilità regionale. Il Consiglio europeo invita l'Iran e i suoi delegati a cessare tutti gli attacchi ed esorta tutte le parti a dar prova della massima moderazione e ad astenersi da qualsiasi azione che possa aumentare le tensioni nella regione", si legge nelle conclusioni approvate.

(agf)

Attacco Israele a Rafah, 7 morti

Sette civili, tra cui una donna e tre bambini, sono stati uccisi stasera in raid aerei israeliani contro un sito e una struttura residenziale nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui la struttura residenziale ospitava sfollati.

(afp)

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