Spettacoli

Ex-Otago, nuovo album per la band genovese: “Ecco il nostro pop di confine”

Ex-Otago, nuovo album per la band genovese: “Ecco il nostro pop di confine”
(ansa)

È uscito ‘Auguri’: “Parliamo di tutela dell'ambiente e parità di genere”. Ospiti del disco Fabri Fibra, Coma_Cose e Olly

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Il pop "di confine" è tornato. La band genovese degli Ex-Otago parla del nuovo album Auguri, uscito lo scorso 12 aprile, e del periodo difficile che hanno attraversato, distanti dalle scene negli ultimi 4 anni. Lontani anche dal Festival di Sanremo: “Abbiamo provato ad andarci ma non avevamo la cassa dritta", scherza il quartetto.

In questi anni, i quattro componenti del gruppo, Maurizio Carucci, Simone Bertuccini, Olmo Martellacci e Rachid Bouchabla, hanno portato avanti i loro progetti personali ma l'idea di sciogliere il gruppo non c'è mai stata. La band riflette sulla propria identità musicale: "Non ci troviamo nel liscio, né nell'heavy Metal, quindi continuiamo ostinatamente a dire che facciamo pop. L’indie forse non esiste più, bisogna semplicemente accettare che quello che una volta era definito Indie ora è semplicemente pop".

Nel loro nuovo album, gli Ex-Otago collaborano con Fabri Fibra, Coma Cose e il giovane rapper genovese Olly: “In giro ci sono delle cose molto belle e mischiarsi è sempre auspicabile". E a proposito delle piattaforme di streaming, colpevoli di pagare troppo poco il lavoro degli artisti, dicono: "L'industria musicale è espressione di questo momento storico ed è chiaro che anche qui si manifesta questa tragedia del capitalismo estremo, dove non si dà il giusto valore alle cose e soprattutto si prediligono i numeri".

I temi del disco sono in linea con i loro ideali, che "sono molto chiari: dalla tutela dell'ambiente alla parità di genere all'impegno per la causa palestinese”. Infine, l'augurio ai fan "di coltivare sempre la curiosità e il dubbio, di ascoltare buona musica, di credere nel cambiamento e a valorizzare le proprie idee, mantenendo sempre vivo il coraggio di indignarsi di fronte alle ingiustizie del mondo".

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