Carabinieri del Comando Tutela del patrimonio: nel 2023 recuperati oltre 100 mila beni d’arte

di REDAZIONE CULTURA

L’unità specializzata dell’Arma, in diretta collaborazione con il ministero della Cultura, in un anno ha ritrovato oggetti per un valore complessivo di oltre 260 milioni di euro

Carabinieri del Comando Tutela del patrimonio: nel 2023 recuperati oltre 100 mila beni d’arte

Dicembre 2023: restituita a don Enrico Petrucci, parroco di Santo Stefano a Scascoli di Loiano (Bologna), la bolla papale emessa da Papa Pio IX nel 1862, prelevata e portata negli Stati Uniti da un ufficiale americano al termine della Seconda guerra mondiale

Nel 2023 i Carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale, posti a diretta collaborazione del ministero della Cultura e distribuiti su sedici nuclei e una sezione nelle varie Regioni italiane, dipendenti dai Gruppi di Roma e Monza, un Reparto operativo nazionale con Sezioni specializzate per materia e un Ufficio comando che gestisce la Banca dati di opere da ricercare più antica ed estesa al mondo (oltre 1.300.000 file), hanno recuperato 105.474 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 264.055.727 euro.

Questo è il dato complessivo del documento «Attività operativa 2023» dell’Unità specializzata dell’Arma, istituita nel 1969 per onorare l’articolo 9 della Costituzione italiana («la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione») e che, in oltre mezzo secolo di vita, ha restituito ai legittimi proprietari, pubblici e privati, più di tre milioni di beni culturali.

L’attività operativa evidenzia nel 2023 una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale, come si ricava dall’analisi dei dati rispetto al 2022: lieve riduzione dei furti (da 333 a 267) e degli oggetti trafugati (da 4.144 a 3.483); incremento dei beni recuperati (da 48.522 a 105.474) di cui reperti archeologici (da 17.275 a 67.963); librari/archivistici (da 8.653 a 24.445); beni numismatici (da 48 a 286); oggetti di natura grafico/pittorico e musivo (da 328 a 1.102); intensificazione dell’attività di controlli di aree e siti archeologici (da 1.538 a 1.874); incremento dei risultati dell’attività repressiva: arresti disposti dall’autorità giudiziaria (da 6 a 20); denunciati per associazione a delinquere (da 39 a 47); deferiti per scavo clandestino (da 66 a 130).

Andando nel dettaglio, l’attività di contrasto condotta nel 2023 ha permesso di recuperare, nei rispettivi settori di specialità, 67.963 reperti archeologici e 10.273 reperti paleontologici e il deferimento di 130 persone per scavo clandestino. Nel settore dell’antiquariato si registra un sensibile calo dei furti, soprattutto in abitazioni private (da 91 a 79) e luoghi di culto (da 135 a 92). Nel periodo in esame, sono stati effettuati 1.957 controlli a esercizi antiquariali, 624 controlli a mercati e fiere, con il recupero di 105.474 beni, di cui 24.445 documenti archivistici e bibliografici, 1.102 dipinti e 369 sculture.

L’attività repressiva ha consentito di deferire 477 soggetti per ricettazione e 37 per esportazione illecita di beni di interesse culturale. Nell’ambito del contrasto alla contraffazione, sono stati deferiti 109 soggetti, (+ 29% in più rispetto al 2022); sequestrare 1.936 opere contraffatte (+ 56% rispetto al 2022), di cui 61 del settore antiquariale, archivistico e librario, 535 del settore archeologico e paleontologico e 1.340 di arte contemporanea. Il valore del falso d’arte, qualora immesso sul mercato, è stato stimato in circa 45.399.150 euro.

Nel corso del 2023, per le attività di tutela del paesaggio e monumenti, il Comando Tutela del patrimonio ha predisposto 1.991 servizi di controllo delle aree paesaggistiche terresti e marine, deferendo 78 soggetti per danneggiamento e 202 per reati in danno del paesaggio. Correlato all’attività di controllo sul web, visto il crescente utilizzo dei canali telematici anche per il commercio illecito e l’esportazione di beni culturali, il Comando ha scelto aggiornare i propri sistemi informatici di ricerca e controllo attraverso il progetto S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System), un sistema informatico di Intelligenza artificiale che consente la raccolta automatica di dati e immagini provenienti da web, deep web e social media, per confrontarle con le foto delle opere da ricercare: nel 2023 sono stati monitorati oltre 984 siti web ed esaminati 6.674 beni. Questa attività di controllo ha consentito di recuperare dai siti web 31.689 beni (rispetto ai 4.935 dell’anno precedente) di cui: 18.734 beni archivistici e librari; 536 reperti archeologici; 9.337 beni numismatici; 291 opere false; 60 sculture; 147 dipinti; oltre al deferimento all’Autorità giudiziaria di 101 persone.

10 aprile 2024 (modifica il 10 aprile 2024 | 20:06)