Sul petto, a destra, si era fatto incidere la scritta: “Tra le selvagge tigri”. Sull’avambraccio destro invece: “Ad augusta per angusta”. Su quello sinistro: “VIII X MCMLXXXI”. In uno dei suoi quaderni trovati nel covo, Matteo Messina Denaro spiegava: “I miei tatuaggi non sono per seguire la moda del momento, sono il mio vissuto e servono a non dimenticare”.
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