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Guerra in Israele, le news del 23 aprile

Guerra in Israele, le news del 23 aprile
(afp)
Alla Columbia i docenti ai sit-in. Lapid: “È antisemitismo”. L’Onu chiede un’inchiesta sulle fosse comuni. Media: “Israele ordina nuove evacuazioni nel Nord di Gaza”. Usa: “Servono progressi reali da Unwra per il ripristino dei fondi”
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Tensioni in diverse università statunitensi, con lezioni in presenza e manifestanti filo-palestinesi arrestati.

"Nei prossimi giorni aumenteremo la pressione militare e politica su Hamas perché questo è l'unico modo per liberare i nostri ostaggi e ottenere la vittoria", annuncia Netanyahu.

Si dimette Haliva, il generale al comando della direzione dell'intelligence militare israeliana: lascia per "il fallimento nel prevenire l'attacco" di Hamas del 7 ottobre. Sono 210 i corpi esumati da fosse comuni all'interno dell'ospedale di Khan Yunis

Hezbollah: “Lanciati decine di razzi sulla Galilea”

La rete libanese Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che "decine di razzi sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea" nel Nord di Israele. Nella zona tuttavia non è scattato l'allarme, scrive Ynet

Pentagono: “La costruzione del molo a Gaza non è ancora iniziata”

La costruzione del molo temporaneo per far arrivare navi cariche di aiuti a Gaza, annunciata dagli Stati Uniti all'inizio di marzo, "non è ancora iniziata". Lo ha detto il portavoce del Pentagono il generale Pat Ryder precisando che "ci sono delle procedure da rispettare tra cui la sicurezza e la collaborazione con le ong sul campo.
Una volta ottenuto il via libera procederemo"

Lapid: “Ciò che accade nei campus Usa è antisemitismo”

"Ciò che sta accadendo nei campus universitari americani è imperdonabile. È antisemitismo, è sostegno al terrorismo e ad Hamas che uccide le persone Lgbt e opprime le donne. L'amministrazione non può restare a guardare, deve intervenire." Lo afferma su X il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid

Israele nega di aver fatto fosse comuni nell’ospedale di Gaza

L'esercito israeliano ha respinto oggi come "infondate" le accuse di aver seppellito centinaia di palestinesi in un ospedale di Gaza e ha affermato di aver riesumato i corpi per verificare se tra di essi vi fossero degli ostaggi prima di seppellirli nuovamente. "Le accuse che le Forze di Difesa Israeliane (Idf) abbiano seppellito corpi palestinesi sono infondate", ha dichiarato l'esercito. "Durante l'operazione nell'ospedale Nasser" di Khan Yunis, "nel tentativo di localizzare ostaggi e persone scomparse, i corpi sepolti dai palestinesi sono stati esaminati con cautela (...) e solo nei luoghi in cui i servizi di intelligence indicavano la possibile presenza di ostaggi", ha aggiunto l'esercito, assicurando che durante tutta la procedura "è stata preservata la dignità dei defunti". "I corpi esaminati, non essendo quelli degli ostaggi, sono stati riportati al loro posto", ha aggiunto

Usa: “Nuove sanzioni all'Iran per i cyber attacchi”

Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro quattro persone e due società "coinvolte in attività informatiche dannose" per conto dell'Iran. Gli hacker, si legge in una nota del dipartimento del Tesoro americano, "hanno colpito oltre una decina tra aziende ed enti governativi statunitensi con attacchi informatici per conto del Cyber ;;Electronic Command del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane"

Idf: “Ucciso un riservista negli scontri con Hamas a Gaza”

Le forze armate israeliane hanno annunciato la morte di un riservista, ucciso ieri durante i combattimenti contro Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta Times of Israel. L'uomo si chiamava Salm Alkreshat e aveva 43 anni e faceva parte della comunità beduina di Abu Rabia. La sua morte porta a 261 il bilancio dei soldati uccisi nell'offensiva di terra dell'Idf contro Hamas

Usa: “Servono progressi reali da Unwra per ripristino fondi”

Gli Stati Uniti vogliono vedere "progressi reali" dall'Unwra prima di ripristinare i fondi. Lo ha detto il vice portavoce della Casa Bianca Andrew Bates in un briefing con la stampa a bordo dell'Air Force One che sta portando Joe Biden in Florida

Libano, nuovo raid aereo israeliano nel Sud: tre feriti

È di almeno tre feriti il bilancio di un nuovo raid aereo israeliano nel Sud del Libano, secondo i media di Beirut. L'attacco, secondo media locali, è avvenuto poco fa nella località di Tayr Harfa, pochi chilometri dalla linea del fronte tra Hezbollah e Israele. Non si conoscono le generalità delle persone ferite e non si sa se siano combattenti o civili

Appello Hamas alla resistenza: “Israele non ci ha sconfitto”

Il portavoce delle Brigate al-Qassam di Hamas, Abu Obeida, ha fatto appello per un'escalation su tutti i fronti contro Israele parlando ad Al Jazeera a 200 giorni dall'inizio della guerra. "Facciamo appello alle masse delle nazioni arabe a sostenere la resistenza palestinese. L'intensificarsi delle operazioni militari di Israele non farà altro che spingerci ad andare avanti", ha aggiunto, ringraziando l'Iran e i gruppi in Libano, Yemen, Iraq per il loro sostegno. "I sionisti sono in un pantano, bloccati nelle sabbie di Gaza: continueremo ad attaccare. Israele sta cercando di convincere il mondo di averci eliminato, ma è una bugia"

Unrwa: “Il 75% della popolazione di Gaza è sfollata”

Il 75 per cento della popolazione di Gaza è sfollata. Lo rivela l'ultimo rapporto dell'Unrwa sulla situazione nella Striscia, aggiungendo che la maggior parte degli sfollati - circa 1,7 milioni di persone - sono stati costretti a fuggire "più volte", alla ricerca di relativa sicurezza. Secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, dal 7 ottobre ci sono stati almeno 435 attacchi israeliani contro strutture o personale sanitario. Il tasso di attacchi mensili all'assistenza sanitaria a Gaza è più alto che in qualsiasi altro recente conflitto a livello globale, ha aggiunto l'Unrwa, citando l'Oms e Save the Children. Le missioni di aiuto nel nord di Gaza continuano a essere bloccate dalle forze israeliane, prosegue il rapporto, ribadendo che c'è stato "un cambiamento molto limitato" nel volume delle forniture umanitarie entrate a Gaza o nel miglioramento dell'accesso al nord della Striscia. Dal 7 ottobre sono stati uccisi almeno 180 dipendenti dell'Agenzia

Aerei della Giordania lanciano aiuti umanitari a Gaza

Aerei della Giordania hanno lanciato aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza, in sette diversi passaggi, ha reso noto l'agenzia di stampa Petra. Gli aiuti hanno raggiunto siti diversi nel nord della Striscia. La Giordania ha precisato che continuerà a inviare aiuti umanitari e sanitari con lanci, convogli via terra e con voli da Marka allo scalo egiziano di al-Arish. Dall'inizio della guerra, la Giordania ha concluso 87 lanci e partecipato a 209 missioni internazionali per paracadutare aiuti

Borrell: “Sostenere Unrwa, dal report nessuna prova sulle accuse”

"Dobbiamo dire che il lavoro dell'Unrwa deve essere sostenuto. E ieri è stato pubblicato il rapporto dell'ex ministra degli Affari esteri francese Catherine Colonna, incaricato dal segretario generale dell'Onu António Guterres. Penso che sia importante leggere questa relazione. È importante sapere cosa ha studiato questo gruppo di persone molto indipendenti e molto professionali e cosa ci dicono". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, intervenendo al dibattito sul Medioriente alla plenaria del Parlamento europeo. "Penso che ci sia una forte convergenza di opinioni tra l'analisi e le raccomandazioni di questo gruppo di revisione indipendente e le misure di cui abbiamo discusso presso le istituzioni dell'Unione europea - ha aggiunto -. Ora aspettiamo di vedere come proseguiremo la nostra cooperazione con l'Unrwa, perché quello che dice il rapporto è che non è stata trovata alcuna prova delle accuse mosse contro alcuni lavoratori dell'Unrwa", aggiunge

Israele all'Iran: “Le sanzioni Ue? È solo l'inizio”

"Amir-Abdollahian, ti lamenti della forza e della rapidità delle sanzioni? Faresti meglio ad abituarti, questo è solo l'inizio. Il mondo libero si è risvegliato ed è determinato a fermare te e la sanguinaria dittatura iraniana". Così il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz replica direttamente su X al ministro iraniano Hossein Amir-Abdollahian - ripostando il suo tweet - che stamattina aveva definito "deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran

Irlanda: “Disposti a riconoscere lo stato palestinese”

Il governo irlandese ha ribadito di essere disponibile a riconoscere uno Stato palestinese. "Ci sono persone che non vogliono che questo riconoscimento avvenga. E hanno cercato di ritardare, ritardare, ritardare per anni", ha dichiarato il ministro degli Esteri irlandese, Micheal Martin, durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo egiziano, Sameh Shoukry. "Siamo disposti al riconoscimento e abbiamo detto che lo faremo quando riteniamo che il momento sia ottimale", ha aggiunto

Polizia New York: “Oltre 130 persone arrestate tra gli studenti pro-Gaza

Oltre 130 persone sono state arrestate nella notte a New York dopo le manifestazioni degli studenti a favore di Gaza. Le cifre sono state comunicate dalla polizia di New York

(reuters)

Media: “Israele ordina nuove evacuazioni nel Nord di Gaza”

Israele ha ordinato nuove evacuazioni in un'area del Nord di Gaza che definisce una "zona di combattimento pericolosa". Lo riporta Sky News citando un portavoce dell'esercito israeliano secondo il quale le persone vengono invitate a fuggire da Beit Lahia, nel Nord-Est della regione. L'area si trova a breve distanza dalla città di Beit Hanoun, dove i carri armati israeliani hanno effettuato una nuova incursione durante la notte. Ci sono state segnalazioni di bombardamenti anche nella vicina città di Jabalia e nel distretto di Zeitoun

Borrell, 'a Gaza uccisi 249 cooperanti e oltre 100 reporter'

Nel corso del conflitto tra Hamas e Israele "sono stati uccisi 249 operatori umanitari" prima dell'attacco ai cooperanti di World Central Kitchen (Wck) che ha causato "un'ondata di indignazione" nel mondo. "Forse non siamo stati attenti prima". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell parlando al Parlamento Europeo, precisando che Israele ha parlato "di errore" per quanto riguarda il Wck, "e questo ci fa pensare se ci siano stati altri errori".
Borrell ha poi ricordato che anche oltre "100 tra giornalisti e operatori dei media" sono stati uccisi.

Hamas, non accetteremo altro mediatore che il Qatar

Hamas non ha fatto sapere che non accetterà altro mediatore che non sia il Qatar. Lo ha riferito l'emittente Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, citando un'importante fonte palestinese secondo la quale gli Stati Uniti hanno chiesto alla Turchia di partecipare agli sforzi di mediazione e di fare pressioni su Hamas per ottenere flessibilità nelle richieste. Il gruppo palestinese ha accolto con favore il coinvolgimento di Ankara nei colloqui, ma ha chiarito che non può essere un'alternativa al Qatar.

Raisi minaccia Israele: “Se ci attacca improbabile che ne rimarrà qualcosa”

Se Israele attaccasse l'Iran, è "improbabile" che rimarrà "qualcosa" dello Stato ebraico. E' il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante un intervento all'università di Lahore. Raisi, citato dall'agenzia di stampa Tasnim, si trova da ieri in Pakistan per una visita ufficiale di tre giorni.

Droni contro basi israeliane, Hezbollah rivendica la rappresaglia

Il movimento sciita libanese Hezbollah ha rivendicato un attacco con droni contro due basi dell'esercito israeliano a nord di Acre. In una nota il gruppo alleato dell'Iran ha spiegato che si è trattato della "risposta" all'uccisione di due suoi operativi in due sospetti raid israeliani condotti tra la notte scorsa e questa mattina. Si tratta, fanno notare i portali di notizie libanesi, dell'attacco di Hezbollah più in profondità in territorio israeliano dal 7 ottobre. Nella nota il gruppo sciita ha spiegato di aver lanciato "un attacco aereo combinato utilizzando droni esca ed esplosivi che hanno preso di mira" le basi israeliane.

Onu chiede indagine su fosse comuni in ospedali Gaza

L'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito" dalla distruzione dell'ospedale al-Shifa a Gaza e del Nasser Medical Complex Khan Younis. Turk ha sottolineanto la necessità di "indagini indipendenti, efficaci e trasparenti" nel "clima prevalente di impunità".

Columbia, docenti si uniscono alla protesta per Gaza

Centinaia di docenti della Columbia University hanno partecipato ad una protesta contro la decisione della rettrice del prestigioso ateneo newyorkese Nemat Minouche Shafik di chiamare la polizia e far arrestare oltre 100 studenti che stavano da giorni accampati per protestare contro la guerra a Gaza. La manifestazione di solidarietà degli insegnanti è avvenuta mentre gli studenti sono tornati a montare le tende nel piazzale principale del campus.

Iran: il premio Nobel per la pace Narges Mohammadi denuncia “una guerra su larga scala contro le donne”

La vincitrice iraniana del Premio Nobel per la pace Narges Mohammadi, detenuta dal 2021 a Teheran, ha esortato gli iraniani a sollevarsi contro "una guerra su larga scala contro le donne" nel suo Paese, dopo che le autorità hanno rafforzato i controlli sull'uso obbligatorio del velo da parte delle donne per strada . “Iraniani, vi chiedo, che siate artisti, intellettuali, lavoratori, insegnanti, studenti, all’interno o all’esterno del Paese, di ribellarvi contro questa guerra contro le donne”, ha detto Narges Mohammadi in un messaggio vocale pubblicato dai suoi sostenitori. L'attivista per i diritti delle donne accusa le autorità iraniane di lanciare una "guerra su vasta scala contro ogni donna in ogni strada in Iran". Invita le donne iraniane vittime di arresti, percosse, abusi o aggressioni sessuali da parte delle autorità a condividere le loro storie sulla sua pagina Instagram. “Non sottovalutare il potere di condividere le tue esperienze. Ciò espone la misoginia del governo e lo abbatte”, ha detto.

Raid Israele, ucciso 44enne a Gerico in Cisgiordania

Le forze israeliane hanno ucciso un palestinese stamattina presto nella città di Gerico, in Cisgiordania. Lo riferisce il ministero della Sanità palestinese, che ha identificato l'uomo come Shadi Jalaita, 44 anni, precisando che ha riportato una ferita mortale da arma da fuoco al petto. Lo zio della vittima, Shafiq Jalaita, ha raccontato che l'uomo era fuori casa mentre osservava un raid militare israeliano nella casa di un vicino quando sono risuonati 3 colpi di pistola. "Il terzo proiettile gli ha colpito il petto ed è uscito dalla schiena", ha detto il testimone. L'esercito israeliano non ha rilasciato commenti sulla sparatoria.

Onu: Inorriditi dalla distruzione delle strutture sanitarie e dalle fosse comuni

Il responsabile per i diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Turk, si è detto "inorridito" dalla distruzione delle strutture sanitarie Nasser e al-Shifa nella Striscia di Gaza e dalle notizie sul denunciato ritrovamento di fosse comuni.
Ha chiesto un'inchiesta indipendente, valida e trasparente. "Dato il clima prevalente di impunità, dovrebbe includere investigatori internazionali", ha detto l'Alto commissario, rilanciando la richiesta di un cessate il fuoco immediato con la liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele.

Qatar: nessun motivo per chiudere l’ufficio di Hamas a Doha

Martedì il Qatar ha affermato che non vi è alcuna giustificazione per porre fine alla presenza di un ufficio del gruppo militante palestinese Hamas a Doha mentre continuano i suoi sforzi di mediazione nella guerra di Gaza. Il portavoce del ministero degli Esteri Majed Al-Ansari ha aggiunto in una conferenza stampa che il Qatar resta impegnato nella mediazione ma sta rivalutando il suo ruolo per la "frustrazione per gli attacchi" sui suoi sforzi.

Media arabi contro rettrice egiziana della Columbia: “Frena libertà di espressione”

Alcuni media arabi sostenitori della causa palestinese hanno messo in evidenza "le origini egiziane" della rettrice della Columbia University, Nemat Shafiq, che ha chiesto "l'intervento della polizia per disperdere la folla di manifestanti all'interno del campus universitario, cosa che ha portato all'arresto di oltre 100 studenti". Come sottolinea l'emittente al-Jazeera, "diversi professori e studenti della Columbia University concordano sul fatto che la chiamata alla polizia per arrestare gli studenti che manifestavano a sostegno del popolo palestinese nella Striscia di Gaza rappresenta una battuta d'arresto rispetto ai valori della democrazia e della libertà di espressione adottati in tutte le università occidentali".

Un professore della Columbia citato da al-Jazeera ha detto che la comunità dei docenti è "rimasta scioccata dal fatto che i nostri funzionari universitari si siano arresi alle pressioni politiche esercitate dai partiti estremisti di destra". L'emittente con sede a Doha ha tramesso alcune interviste di studenti "espulsi" con l'accusa di aver "manifestato per fermare la guerra e il genocidio contro il popolo palestinese a Gaza".

Decine di arresti tra gli studenti a New York per protesta pro-Gaza

Decine di manifestanti filo palestinesi sono stati arrestati nella notte dalla polizia americana presso la Yale University nel Connecticut e alla New York University a Manhattan. In particolare nel campus della Yale University a New Haven, nel Connecticut, gli agenti hanno arrestato almeno 47 manifestanti nelle score ore, come si legge in una nota diffusa dall'università. Gli studenti arrestati, precisa l'ateneo, verranno sottoposti ad azioni disciplinari.

Sanità gaza: 34.183 Morti nella striscia da inizio guerra

Almeno 34.183 Palestinesi sono stati Uccisi e 77.143 Sono rimasti feriti nell'offensiva militare israeliana su gaza dall'inizio della guerra, dopo l'attacco di hamas allo stato ebraico del 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della sanità nell'enclave palestinese, guidato da hamas.

Israele, ucciso alto esponente Hezbollah in sud Libano

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver colpito ed eliminato Hussein Ali Azkul, un alto ufficiale nell'unità di difesa aerea di Hezbollah nel sud del Libano. L'auto su cui viaggiava è stata colpita nell'area di Adloun, tra Sidone e Tiro, a circa 40 km dal confine con Israele.
L'Idf ha anche rivendicato di aver eliminato nella notte, nella zona di Arzoun, Sajed Sarafand, alto esponente dell'unità aerea delle Forze Radwan, le forze speciali del movimento sciita filoiraniano.

Erdogan smentisce apertura ufficio Hamas in Turchia

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ribadisce il sostegno ad Hamas, ma smentisce che l'organizzazione palestinese che ha attaccato Israele lo scorso 7 ottobre sposterà il proprio ufficio politico dal Qatar in Turchia. "Non è importante dove si trovino i leader di Hamas, bisogna tornare a parlare di Gaza. Non ho alcuna informazione riguardo alla chiusura dell'ufficio che Hamas a Doha. Ho parlato con l'emiro del Qatar e non mi ha detto che la loro posizione è cambiata e non credo che cambierà. Al momento non c'è nulla riguardo all'apertura di un ufficio di Hamas", ha detto Erdogan di rientro da una importante visita in Iraq, dove era presente anche l'emiro del Qatar, Sheikh Temim bin Ahmad bin Khalifa al Thani.

Libano: un morto in un raid israeliano

Almeno una persona è rimasta uccisa in quello che viene descritto come un raid di un drone israeliano contro un'auto nella regione di Abu al-Aswad, vicino alla città di Aadloun, a sud di Sidone, nel Libano meridionale. Lo riferiscono i media libanesi, senza fornire al momento ulteriori dettagli.

Protesta a Tel Aviv per i 200 giorni di prigionia degli ostaggi

Le famiglie degli ostaggi di Hamas hanno organizzato una protesta a Tel Aviv per ricordare i 200 giorni dalla prigionia dei loro cari. Le famiglie e i loro sostenitori si sono dipinti le mani di rosso e le alzano al cielo in un atto di protesta nella piazza HaBima della città. Le famiglie chiedono al governo di agire per garantire il loro rilascio. Lo riporta il Times of Israel.

Tendopoli in costruzione a Khan Younis, forse per offensiva Rafah

Foto satellitari analizzate da Associated Press sembrano mostrare un nuovo complesso di tende in costruzione vicino a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, mentre l'esercito israeliano continua a segnalare di avere in programma un'offensiva contro la città meridionale di Rafah. Le immagini di Planet Labs PBC, analizzate da AP, mostrano l'inizio della costruzione di un complesso di tende il 16 aprile appena a ovest di Khan Younis. Le immagini scattate domenica mostrano poi come il complesso di tende sia cresciuto nel tempo. Il quotidiano israeliano Haaretz, senza attribuire le informazioni, ha affermato che l'Egitto sta costruendo la tendopoli in vista di una possibile offensiva a Rafah. L'esercito israeliano non ha risposto oggi a una richiesta di commento sulla tendopoli.

Presidente assemblea generale Onu: pieno appoggio all’Unrwa

Pieno appoggio all'Unrwa. Ad esprimerlo, in un post su X, è stato il presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Dennis Francis. "Oggi ho incontrato Philippe Lazzarini, Commissario Generale di Unrwa", ha scritto.
"L'Unrwa fornisce un'ancora di salvezza a milioni di rifugiati palestinesi e il signor Lazzarini può contare sul mio pieno sostegno per il lavoro svolto. Sono stato chiaro sul fatto che l'Assemblea Generale, in quanto custode del mandato dell'agenzia, ha la responsabilità di garantire il futuro dell'Unrwa, sia politicamente che finanziariamente".

Iran: sanzioni Ue "deplorevoli", nostra è "legittima difesa"

Le sanzioni dell'Unione Europea annunciate in seguito all'attacco dell'Iran contro Israele sono "deplorevoli" perchè il Paese ha agito per legittima difesa: lo ha scritto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian su X. L'Iran ha lanciato più di 300 droni e missili contro Israele in quella che è stata definita una ritorsione contro il bombardamento israeliano del complesso della sua ambasciata a Damasco.

Usa: tensione nelle università per Gaza

Tensioni in diverse università statunitensi, con lezioni cancellate e manifestanti arrestati. Le proteste, iniziate la scorsa settimana alla Columbia University con un folto gruppo di manifestanti che hanno allestito un "Accampamento di solidarietà a Gaza", si sono estese ad altri campus, tra cui Yale e MIT. Alcuni studenti ebrei della Columbia hanno denunciato intimidazioni e antisemitismo nel corso della protesta, che chiede alla prestigiosa università di New York di disinvestire dalle società con legami con Israele.

Blinken,esaminiamo presunte violazioni diritti da Israele a Gaza

Gli Stati Uniti stanno esaminando le accuse di violazioni dei diritti umani da parte di Israele nelle sue operazioni contro Hamas a Gaza. Lo ha detto il segretario di stato americano Antony Blinken presentando il rapporto annuale sui diritti umani del Dipartimento di Stato.
Blinken ha negato che gli Usa abbiano un doppio standard quando si tratta di Israele e dei diritti umani. "Abbiamo un doppio standard? La risposta è no", ha assicurato.

Egitto: “Le fosse comuni a Khan Yunis sono vergognose”

In risposta alla scoperta di fosse comuni in uno dei complessi sanitari di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, il ministero degli Esteri egiziano ha diffuso una nota in cui definisce "deplorevole e vergognoso che il diritto internazionale e i valori umani continuino ad essere così gravemente violati nel 21/o secolo". Il portavoce del ministero ha quindi condannato le "ripetute violazioni da parte di Israele del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario nella Striscia di Gaza, che colpiscono civili disarmati, sfollati interni e personale medico, ribadendo la necessità di un intervento immediato da parte della comunità internazionale”,

Arresti anche a New York University per proteste pro-palestinesi

La polizia di New York in assetto antisommossa è intervenuta per disperdere una protesta di studenti della New York University in solidarietà con i compagni della Columbia.
Furgoni usati per trasportare i fermati sono allineati ai margini della manifestazione, i cui partecipanti gridano slogan invitando a ritirare i fondi dell'ateneo a favore di Israele. Alcuni slogan equiparano le azioni della polizia di New York a quelle del Ku Klux Klan.
Quattro ore prima, la New York University aveva fatto appello ai manifestanti di sciogliere la protesta.

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