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“Mint è scomparsa”, la Silicon Valley in ansia per la giovane ereditiera

“Mint è scomparsa”, la Silicon Valley in ansia per la giovane ereditiera

Butterfield, 16 anni, è figlia dei fondatori di Slack e Flickr. Si cerca nella zona del fentanyl

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NEW YORK – L’ultima volta che l’hanno vista aveva indosso maglietta, pantaloni di flanella e stivali neri. Era domenica sera. Da cinque giorni di Mint Butterfield, 16 anni, figlia unica di due big di Silicon Valley resta una foto segnaletica in cui appare con i capelli rossi stile anni ’80, occhi bistrati alla Amy Winehouse e piercing alle sopracciglia. Il resto è il mistero di un’adolescente alta poco più di un metro e cinquanta, concepita da due guru del mondo digitale, cresciuta nel mondo digitale, e adesso braccata dalla comunità online.

Il padre è Stewart Butterfield, 51 anni, canadese, fondatore della piattaforma americana di messaggistica Slack, venduta nel 2021 a Salesforce per 28 miliardi di dollari e lasciata in modo definitivo l’anno scorso. La madre è Caterina Fake, 54 anni, nata in Pennsylvania, fondatrice nel 2004 di Flickr, sito web in molte lingue, anche italiano, che permette agli iscritti di condividere foto personali, e venduto a Yahoo nel 2005. I due si sono sposati nel 2001 e separati nel 2007, l’anno in cui è nata Mint. È stata l’ex moglie a dare l’allarme, dopo aver trovato un biglietto scritto dalla figlia in cui annunciava la decisione di andarsene. Dove? Questa è la seconda parte della storia.

La polizia ha usato le app per dare la notizia, i genitori hanno mobilitato le piattaforme online. Blogger con milioni di follower hanno rilanciato la storia e chiesto aiuto. Sui social migliaia di utenti si scambiano opinioni, come se la storia di questa giovane ereditiera in fuga fosse il nuovo reality dell’era digitale, il Truman Show della Generazione Z, la generazione del futuro. Ma nella zona più high tech d’America Mint è diventato un buco nero. La ragazza è scomparsa dalla casa della madre a Bolinas, comunità sulla costa a una cinquantina di chilometri da San Francisco, California, nell’area esclusiva di Marin County.

La madre ha indicato una pista possibile: il distretto di Tenderloin, quartiere inferno di San Francisco dove vivono gang criminali, le strade sono invase da homeless e si spaccia alla luce del sole il fentanyl, lo psicofarmaco che trasforma le persone in zombie. La polizia ha chiesto aiuto su Nextdoor, piattaforma online in cui gli utenti chattano, scambiandosi informazioni di quartiere. Tra post sul caro affitti e prezzi della birra, è apparso quello pubblicato dallo sceriffo con la foto di Mint. Gli investigatori speravano che la comunità virtuale avrebbe fornito indicazioni utili.

L’ipotesi più probabile è che sia scappata di sua volontà. Quella più inquietante è che lo abbia fatto per togliersi la vita. La comunità online si divide sulle due ipotesi e, sì, qualcuno tifa per l’epilogo tragico. In fondo, scrivono su X, «è una ragazza drogata e figlia di miliardari. E a quelli poveri non ci pensa nessuno?». Ogni momento può essere quello della svolta.

La giovane ereditiera si definisce nelle bio non binaria, né maschio né femmina, usa il pronome “They” e “Them”, essi e loro. In passato aveva tentato di togliersi la vita e ha abusato di stupefacenti. Èiscritta a una scuola privata nella Napa Valley. Dal giorno della sua scomparsa, i social sono stati inondati anche di segnalazioni sbagliate. Qualcuno, nella crudeltà della rete, vuole far parte della storia. «Sfortunatamente — ha ammesso lo sceriffo — stiamo trovando notizie false legate a persone che potrebbero sapere dove si trova la ragazza e invece non è così. Abbiamo aggiunto numeri telefonici, sperando che qualcuno ci aiuti».

Nel messaggio lasciato a casa, la ragazza diceva che si sarebbe portata dietro una valigia. Ha scelto di andarsene in piena notte, o all’alba, quando la madre dormiva, la comunità digitale era semideserta e dissolversi è sembrato più facile.

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