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Guerra in Israele, le news del 26 aprile: l’Egitto propone il rilascio di 33 ostaggi: “Sono gli unici rimasti in vita”. Il ministero della Sanità di Gaza: “34.356 palestinesi uccisi dal 7 ottobre”

Guerra in Israele, le news del 26 aprile: l’Egitto propone il rilascio di 33 ostaggi: “Sono gli unici rimasti in vita”. Il ministero della Sanità di Gaza: “34.356 palestinesi uccisi dal 7 ottobre”
Gli Houti yemeniti, sostenuti dall'Iran, hanno rivendicato di aver preso di mira la nave Msc Darwin nel Golfo di Aden
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Israele stringe i tempi dell'attacco a Rafah. L'esercito ha ammassato decine di carri armati e veicoli blindati lungo il confine meridionale con Gaza, al valico israeliano di Kerem Shalom. Secondo la stampa araba, anche l’Egitto si prepara all’eventualità, rinforzando la presenza militare sul confine.

I ribelli yemeniti Houti, sostenuti dall'Iran, hanno rivendicato di aver preso di mira la nave israeliana Msc Darwin nel Golfo di Aden.

Sull'accordo per gli ostaggi ora media Il Cairo. Biden posta foto con la piccola Abigail, ex ostaggio: “Lavoriamo per liberare anche gli altri”

Due attacchi contro nave al largo dello Yemen, no feriti

Una nave è stata danneggiata venerdì in due attacchi al largo della costa sud-occidentale dello Yemen, ha dichiarato l'agenzia britannica per la sicurezza marittima (Ukmto). Il capitano della nave ha riferito di due attacchi a 14 miglia nautiche a sud-ovest della città yemenita di Mokha. L'equipaggio ha avvertito un'esplosione iniziale nelle vicinanze, prima che la nave venisse "colpita da quelli che si ritiene siano due missili, che hanno danneggiato la nave" che non ha riportato alcuna vittima. Non è stata fatta alcuna rivendicazione immediata per gli attacchi.
La società di sicurezza britannica Ambrey ha riferito di un incidente nella stessa area in cui "sono stati visti tre missili". Una petroliera battente bandiera panamense era la nave più vicina ai missili".

'Per ripulire Gaza dalle macerie ci vorranno 14 anni'

La guerra di Israele a Gaza ha creato 37 milioni di tonnellate di detriti, in mezzo ai quali ci sono molte bombe inesplose, che potrebbero richiedere più di un decennio per essere rimossi: lo ha detto un alto funzionario delle Nazioni Unite per lo sminamento, citato dal Guardian. A quasi sette mesi dall'inizio della guerra, ci sono in media 300 kg di macerie per metro quadrato a Gaza, ha detto in una conferenza stampa Pehr Lodhammar, l'ex capo del Servizio antimine delle Nazioni Unite per l'Iraq. "Sulla base dell'attuale quantità di detriti a Gaza, con 100 camion stiamo parlando di 14 anni di lavoro per rimuoverli", ha spiegato.

Idf, 'ucciso un importante terrorista nel sud del Libano'

Un membro senior del gruppo terroristico della Jamaa Islamyia è stato ucciso in un attacco di droni israeliani mentre guidava la sua auto su un'autostrada vicino a Meidoun, nel sud del Libano. Lo ha annunciato l'Idf citato da Times of Israel. Si tratta di Mosab Khalaf che, secondo l'esercito israeliano, "ha guidato e portato avanti numerosi attacchi" dal Libano contro obiettivi israeliani, soprattutto nell'area del Monte Dov, e che stava anche coordinando attacchi con la filiale libanese di Hamas.

Netanyahu, non permetteremo a Corte Aia di minare diritto difesa

"Sotto la mia guida, Israele non accetterà mai alcun tentativo da parte della Corte Penale dell'Aia di minare il suo diritto fondamentale alla difesa. La minaccia contro i soldati dell'IDF e i personaggi pubblici di Israele, l'unica democrazia in Medio Oriente e l'unico stato ebraico al mondo, è scandalosa. Non ci arrenderemo a lui. Israele continuerà fino alla vittoria nella giusta guerra contro gli abominevoli terroristi che cercano di distruggerci. Non smetteremo mai di difenderci". Lo scrive su X il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

Onu, accuse Unrwa; chiuso 1 caso per mancanza prove, 3 sospesi

I funzionari delle Nazioni Unite che esaminano le accuse israeliane secondo cui 12 membri dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) avrebbero preso parte agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, hanno chiuso un caso per mancanza di prove da parte di Israele e ne hanno sospesi altri tre. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, secondo cui l'indagine dell'Ufficio per i servizi di supervisione interna continua sui restanti otto casi.
Nel caso chiuso, Dujarric ha affermato che "nessuna prova è stata fornita da Israele a sostegno delle accuse contro il membro dello staff" e che le Nazioni Unite stanno "esplorando azioni amministrative correttive da intraprendere nel caso di quella persona".

Il parroco di Gaza: “Morti 33 cristiani, il 3% della nostra comunità”

Sono 33 i cristiani che sono morti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo ha annunciato il parroco dell'enclave palestinese, Gabriel Romanelli, nel corso di un'intervista a Sky News. Il parroco ha spiegato che 20 cristiani hanno perso la vita nel corso delle operazioni delle Idf e 13 per "varie cause, inclusa la mancanza di medicinali e di accesso alle cure mediche". Le vittime, ha aggiunto Romanelli, rappresentano il 3% dell'intera comunità cristiana a Gaza.

Ministro israeliano Ben-Gvir leggermente ferito in un incidente stradale

Il ministro israeliano della sicurezza Itamar Ben-Gvir è rimasto leggermente ferito in un incidente stradale ed è stato portato in ospedale, ha detto un portavoce della polizia, aggiungendo che stanno indagando sulle circostanze. Un video trasmesso dai media israeliani mostra che l'auto su cui viaggiava Ben-Gvir si è ribaltata.

(afp)

Israele, “accordo solo se Hamas libera almeno 33 ostaggi”

Israele accetterà un accordo che preveda il rilascio di almeno 33 ostaggi, tra donne, anziani e feriti. Lo riferisce un alto funzionario israeliano ai media al termine dei colloqui tra Israele e la delegazione egiziana. "Non permetteremo ad Hamas di parlare di 20 ostaggi come ha fatto" in precedenza, ha sottolineato la fonte a Channel 12. Il funzionario ha poi aggiunto che lo Stato ebraico è disposto a fare importanti concessioni come il ritorno dei palestinesi nel Nord di Gaza e il ritiro dell'esercito dal Corridoio Netzarim che taglia in due la Striscia.

Ragazza ferita a coltellate in Israele, ucciso aggressore

Una ragazza di 18 anni è stata gravemente ferita a colpi di coltello in un sospetto attacco terroristico nella città di Ramle, in Israele. Lo riferisce il Times of Israel citando fonti della polizia. La giovane è stata trasportata al centro medico Shamir in condizioni gravi. L'accoltellatore è stato ucciso da un passante che gli ha sparato. La polizia sta indagando sulle circostanze dell'attacco.

(reuters)

Netanyahu, Cpi non minerà diritto autodifesa Israele

"Sotto la mia guida, Israele non accetterà mai alcun tentativo da parte della Corte penale internazionale (Cpi) di minare il suo diritto intrinseco di autodifesa". Lo ha scritto sul suo profilo X il premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Israele continuerà a condurre fino alla vittoria la sua giusta guerra contro i terroristi genocidi e non smetterà mai di difendersi" aggiunge Netanyahu che conclude: "Anche se la Corte penale internazionale non influirà sulle azioni di Israele, creerebbe un pericoloso precedente che minaccia i soldati e i funzionari di tutte le democrazie che combattono contro il terrorismo e le aggressioni".

Erdogan, sostegno Usa a Israele aggrava situazione

"Il sostegno militare e diplomatico incondizionato dell'amministrazione americana a Israele non contribuisce alla soluzione, anzi aggrava il problema" del conflitto nella Striscia di Gaza. È quanto afferma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando alla 5a Lega dei parlamentari per la conferenza di Al-Quds. Lo riporta l'agenzia turca Anadolu.

Hamas respinge appello 18 Paesi, ignora diritti palestinesi

Hamas ha risposto all'appello pubblicato ieri da parte di 18 Paesi che hanno esportato ad accettare i termini di un accordo che vedrebbe una pausa nei combattimenti in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. Lo riporta Al Jazeera. In risposta, Hamas ha affermato di rammaricarsi che la lettera non affronti le questioni fondamentali che la popolazione di Gaza sta subendo. Si aggiunge che la lettera non sottolinea la necessità di un cessate il fuoco permanente nell'enclave e del ritiro completo delle truppe israeliane. Hamas ha affermato di essere aperta a qualsiasi proposta che tenga conto dei diritti dei palestinesi. La dichiarazione chiede inoltre il ritorno sicuro degli sfollati interni a Gaza e aiuti per la ricostruzione, nonchè un percorso verso l'autodeterminazione. Tutti i Paesi che hanno firmato la lettera ad Hamas hanno cittadini che si ritiene siano ancora tenuti ostaggio a Gaza. Tra i firmatari ci sono Argentina, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna, Thailandia, Regno Unito e Stati Uniti.

Media, ultimatum Israele su ostaggi, "poi invasione Rafah"

Israele ha chiarito all'Egitto che è pronto a dare un'ultima possibilità per raggiungere un accordo sulla liberazione degli ostaggi con Hamas, ma se non ci saranno progressi presto andrà avanti con l'operazione di terra a Rafah. Lo riporta la testa israeliana Walla, riferendo che il messaggio è stato trasmesso alla delegazione dell'intelligence egiziana che oggi ha visitato Israele e ha incontrato i membri della squadra negoziale nazionale.

Biden non sanzionerà il battaglione dell’Idf Netzah Yehuda

Joe Biden non imporrà sanzioni al battaglione Netzah Yehuda, secondo quanto riferito da Abc News, che cita una lettera scritta dal segretario di Stato americano Antony Blinken. L'amministrazione Biden ha stabilito che tre battaglioni delle forze di difesa israeliane hanno commesso "gravi violazioni dei diritti umani" contro i civili palestinesi in Cisgiordania, ma rimarranno idonei per gli aiuti militari statunitensi, indipendentemente dalle misure che Israele afferma di voler intraprendere per affrontare il problema.

La proposta del Cairo: “Hamas rilasci 33 ostaggi, i soli ancora in vita”

"C'è un tentativo da parte del Cairo di riavviare i colloqui con una proposta egiziana che comporterebbe il rilascio di 33 ostaggi, tra donne, anziani e malati". Lo ha detto un funzionario israeliano al Jerusalem Post, in merito alla delegazione egiziana che ha incontrato i mediatori israeliani per discutere degli ostaggi e di un cessate il fuoco a Gaza. Secondo il sito israeliano, i funzionari dell'intelligence israeliana ritengono che siano infatti solo 33 i rapiti ancora in vita, su un totale di 133 ancora trattenuti da Hamas e altri gruppi terroristici palestinesi nella Striscia.

Raid israeliano su Rafah: “Cinque morti”

Fonte ospedaliere palestinesi hanno. Affermato che gli attacchi aerei israeliani sulla città di Rafah, nella striscia di gaza, hanno ucciso ieri almeno cinque persone.Lo riportano i media internazionali citando "almeno cinque fonti" sanitarie palestinesi. L'esercito israeliano ha ammassato decine di carri armati e veicoli blindati nell'area in quelli che sembrano essere i preparativi per un'invasione di Rafah. Nel centro di gaza, inoltre, quattro persone sono state uccise da un bombardamento dei carri armati israeliani.

Tajani, “L’attacco a Rafah? Facciamo di tutto per evitarlo”

"Come G7 abbiamo chiesto un cessate il fuoco immediato a Gaza e la liberazione di tutti gli ostaggi. Per l'attacco a Rafah l'esercito israeliano si sta preparando, noi facciamo di tutto per scongiurarlo e soprattutto stiamo lavorando per fare in modo che ci sia il minor numero possibile di vittime civili". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Un giorno da pecora su Rai Radio 1.

(afp)

Israele, arrestati diversi rabbini che marciavano verso il valico di Erez

Diversi rabbini israeliani e statunitensi sono stati arrestati mentre si dirigevano verso il valico di Erez, che collega Israele con il nord della Striscia di Gaza, trasportando generi alimentari per la popolazione dell'enclave e chiedendo la fine della guerra. Lo scrive al Jazeera, riferendosi a filmati pubblicati online, che mostrano gli arresti delle forze israeliane.


L’Ue aumenta gli aiuti umanitari a Gaza

Alla luce del continuo peggioramento della grave crisi umanitaria a Gaza e del costante aumento dei bisogni sul campo, la Commissione sta intensificando i finanziamenti per sostenere i palestinesi colpiti dalla guerra in corso. Lo scrive l'Esecutivo Ue in una nota. L'Ue ha ora stanziato ulteriori 68 milioni di euro sotto forma di aiuti umanitari da incanalare attraverso le organizzazioni partner che già assistono i palestinesi a Gaza e in tutta la regione. Questo sostegno mira ad aumentare, tra le altre cose, l'assistenza alimentare, nutrizionale, sanitaria, idrica e igienico-sanitaria e il sostegno ai ripari, disperatamente necessari. Questo sostegno porta l'assistenza umanitaria totale dell'Ue a 193 milioni di euro per i palestinesi bisognosi all'interno di Gaza e in tutta la regione nel 2024.

Gaza, il ministero della Sanità: “34.356 palestinesi uccisi dal 7 ottobre”

Almeno 34.356 palestinesi sono stati uccisi e 77.368 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Lo riferisce il ministero della Sanità della Striscia, aggiungendo che 51 persone sono state uccise e 75 ferite nelle ultime 24 ore.

Raid su una struttura della croce rossa internazionale a Gaza

Sono almeno tre le persone che hanno perso la vita in seguito a un raid aereo israeliano su una struttura del Comitato internazionale della Croce Rossa a Gaza City. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi citate dall'agenzia di stampa Xinhua. La Wafa riferisce di un raid aereo israeliano contro una casa nel quartiere di Remal a ovest di Gaza City. Tra le vittime si contano anche una donna e un bambino, aggiunge.

Israele, l’Idf colpisce le forze di Hezbollah in Libano in risposta al lancio di missili

Nella notte, aerei da combattimento israeliani hanno colpito le infrastrutture di Hezbollah a Kfarchouba e a Markaba, nel sud del Libano. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel. Si tratta di una risposta al lancio, da parte di Hezbollah, di due missili anticarro verso la zona del Monte Dov. Le truppe di Tel Aviv affermano anche di aver bombardato con l'artiglieria e con i carri armati i siti da cui sono stati effettuati i lanci mentre a Chebaa un lanciarazzi è stato colpito da un tank.

L’Idf: “Un civile israeliano ucciso in un raid di Hezbollah”

Un civile israeliano è morto a seguito di un attacco di Hezbollah. Lo riferisce l'Idf. L'uomo stava svolgendo lavori presso un'infrastruttura nell'area di Har Dov, al confine tra Israele e Libano, è stato gravemente ferito durante un attacco missilistico anticarro di Hezbollah durante la notte e in seguito è morto a causa delle ferite, ha aggiunto l'esercito israeliano.

L’Egitto si prepara all’operazione israeliana a Rafah

L'Egitto si sta preparando all'operazione israeliana a Rafah: il quotidiano qatariota Al-Arabi Al-Jadid sostiene che sono state impartite istruzioni a diversi settori nell'area del Canale di Suez e ai governatorati del Sinai per aumentare il livello di allerta. Le fonti che hanno parlato con il giornale hanno spiegato che gli amministratori degli ospedali di quelle aree sono stati istruiti a spostare gli interventi chirurgici programmati in ospedali di altre province vicine e invitati a richiamare tutti i medici al lavoro.

(reuters)

Gli Usa iniziano a costruire il molo galleggiante di fronte a Gaza

Le truppe statunitensi, che hanno cominciato a costruire il molo galleggiante dinanzi le coste di Gaza, per aumentare il flusso di aiuti umanitari che entra dal mare nell'enclave assediata da Israele, contano di renderlo operativo entro l'inizio di maggio. Lo hanno reso noto fonti dell'esercito israeliano. Il molo temporaneo, una sorta di isola artificiale battezzato Jlots, Joint Logistics Over the Shore, è in lavorazione da quando è stato annunciato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel suo discorso sullo stato dell'Unione il 7 marzo; ed è il tentativo degli Stati Uniti di intervenire con più forza nella situazione umanitaria a Gaza.

'Egitto teme profughi da Rafah, fretta per accordo'

Secondo funzionari israeliani, citati da Ynet, l'Egitto teme i "profughi di guerra" palestinesi che potrebbero entrare nel Sinai in seguito all'assalto a Rafah, e quindi ha fretta di proporre un accordo a Hamas ritenendo che questo potrebbe comportare il rinvio dell'operazione nella città meridionale, come hanno rivelato gli stessi media del Cairo.
Intanto, la squadra negoziale israeliana ha ricevuto il "via libera" dal gabinetto di guerra con un mandato preciso: "Flessibilità nella posizione di Israele in modo che, se ci fosse un cambiamento per la pressione militare, sarà possibile andare avanti rapidamente con un accordo".

Casa Bianca, 'Second gentleman' condanna antisemitimo

Doug Emhoff, il "Second gentleman", marito della vicepresidente Kamala Harris, ha parlato con gli studenti ebrei della Columbia University e del Barnard College, e ha "condannato gli atti di antisemitismo dei manifestanti". Lo riporta la Casa Bianca. L'iniziativa nasce dopo che nella prestigiosa università di New York centinaia di studenti stanno manifestando da giorni contro Israele e a favore dei palestinesi. Il mese scorso un gruppo interno alla Columbia, lo stesso che ha organizzato la protesta, aveva ospitato un seminario online a cui avevano partecipato due sostenitori della milizia di Hamas, il gruppo paramilitare che il 7 ottobre dell'anno scorso ha torturato e ucciso 1200 israeliani e rapito più di duecento persone.

Georgia, scontri a Emory: più di 20 studenti arrestati

Sono saliti a più di venti gli arresti condotti dalla polizia nel campus dell'università di Emory, in Georgia, occupato da centinaia di manifestanti, che invocano il cessate il fuoco a Gaza e condannano Israele. Gli studenti si sono scontrati con la polizia. Gli agenti hanno dovuto fare ricorso a spray urticante per sgomberare l'area.

(afp)

Houti, “bersagliata con missili e droni nave israeliana”

Gli Houti yemeniti, sostenuti dall'Iran, hanno rivendicato di aver preso di mira la nave Msc Darwin nel Golfo di Aden. Lo ha dichiarato il portavoce militare del gruppo sciita che controlla buona parte dello Yemen Yahya Sarea in un discorso televisivo, come riporta Al Masirah, emittente di proprietà Houthi. Secondo Sarea, "una nave israeliana, la Msc Darwin è stata accuratamente bersagliata nel Golfo di Aden con missili navali e droni".

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