Complici la qualità dei contenuti e la flessibilità di fruizione, 8 italiani su 10, Millennial e Zoomer in primis, guarderebbero contenuti su piattaforme in streaming fino a due ore al giorno, suddivisi tra Connected tv (51%, in crescita rispetto al 49% nel 2022) e YouTube (27%). A rivelarlo è uno studio specifico condotto da YouGov per conto della piattaforma globale di advertising technology The trade desk, che ha coinvolto 1.286 maggiorenni nel periodo compreso tra il 20 e il 30 giugno 2023.

Su base annua gli Zoomer avrebbero scelto nel 74% dei casi la tv in streaming, nel 64% quella tradizionale e nel 64% YouTube mentre i Millennial si sarebbero orientati nell’80% dei casi sulla tv in streaming, nel 69% sulla tv tradizionale e nel 64% su YouTube. Gli appartenenti alla Gen X (44-59 anni) preferirebbero, a loro volta, la tv tradizionale nell’81% dei casi, quella streaming nel 72% e YouTube nel 64%. I più tradizionalisti sarebbero i Baby Boomer (60-78 anni) che apprezzerebbero la tv tradizionale (90% dei casi) rispetto alla tv in streaming (59%) e a YouTube (52%). La maggioranza degli intervistati, inoltre, preferirebbe la Connected tv alla tv tradizionale per la qualità dei contenuti (70%) e per la flessibilità di fruizione (64%).

In particolare, lo studio conferma la crescente popolarità della tv in streaming in tutte le fasce d’età in un mercato che, secondo le stime di Statista, raggiungerà nel 2024 un fatturato di 1,45 miliardi di dollari e nel 2027 oltre 1,89 miliardi di dollari per 19,4 milioni di utenti raggiunti.