Esteri

Live

Guerra Israele-Hamas, le news del 7 maggio

L’annuncio dell’Idf mentre proseguono le trattative per il cessate il fuoco
1 minuti di lettura

Hamas ha accettato la proposta di cessate il fuoco” frutto della mediazione di Egitto e Qatar “solo per evitare il nostro ingresso a Rafah”. A dirlo è stato il presidente israeliano Nethanyahu. Operazione che prosegue: dopo un primo raid su Rafah, le forze armate israeliane hanno confermato la presa e il pieno controllo del valico, il terminal che da novembre funge come uno dei principali canali di trasporto degli aiuti a Gaza. Il varco si trova a circa 3 chilometri dai confini orientali di Rafah, nell'estremo Sud di Gaza. Tutto questo per gli Usa “non rappresenta” la grande operazione militare” annunciata da mesi da Netanyahu.

Usa, valico Kerem Shalom riaprirà domani

"Hamas non ha accettato la proposta di cessate il fuoco. Hamas ha risposto e nella sua risposta ha avanzato diversi suggerimenti. Non è la stessa cosa che accettare". Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller. Miller ha reso noto che Israele ha detto agli Stati Uniti che riaprirà domani il cruciale valico di Kerem Shalom a Rafah. "Israele si è impegnato a riaprire Kerem Shalom domani. Stiamo lavorando per garantire che ciò accada effettivamente in modo che l'assistenza umanitaria possa continuare ad arrivare". Miller ha suggerito che le forze di terra israeliane che prendono il controllo del valico e si ammassano vicino a Rafah non significano che un attacco su larga scala sia imminente. "Non è nostra valutazione che a questo punto sia iniziata un'importante operazione militare. Ma ciò può ovviamente cambiare in qualsiasi momento e continueremo a chiarire che non è una soluzione che possiamo sostenere".

Hamas, attacco a valico Rafah ostacola accordo

Il portavoce di Hamas, Osama Hamdan, afferma che l'attacco di Israele al valico di Rafah con l'Egitto è un tentativo di Netanyahu di ostacolare l'accordo e l'attuazione di un cessate il fuoco. "L'attacco delle forze di occupazione al valico di Rafah è un crimine e un'escalation grave e pericolosa contro una struttura civile che è sotto la protezione del diritto internazionale", ha detto Hamdan in una conferenza stampa a Beirut.
"Invadere e attaccare il valico di Rafah da parte delle forze israeliane con la decisione di Netanyahu è un tentativo di ostacolare l'attuazione dell'accordo per fermare l'attacco contro il nostro popolo. È un tentativo disperato di creare una pseudo-vittoria che possa salvare la faccia a Netanyahu. Questa non sarà mai raggiunta".

Israele bombarda il municipio di Rafah

Il corrispondente di Al Jazeera riferisce che il fuoco dell'artiglieria dell'esercito israeliano ha colpito il quartier generale del governo locale a Rafah, mentre si intensificano gli attacchi nella città meridionale di Gaza.

ActionAid, con valichi chiusi nessun aiuto entra a Gaza

Siamo seriamente preoccupati che l'intensificarsi dell'attacco a Rafah abbia portato alla chiusura di tutte le rotte di aiuto verso Gaza. Nessun aiuto umanitario sta arrivando, creando una situazione terribile per i 2,2 milioni di persone che già lottano contro la fame, le malattie e la povertà. grave mancanza di supporto medico". Così ActionAid in una nota. "Tutte le parti coinvolte devono fare tutto ciò che è in loro potere per fermare immediatamente l'assalto a Rafah, riaprire tutti i punti di passaggio degli aiuti e garantire un cessate il fuoco permanente. La gente di Gaza non può aspettare. Non possiamo permettere che ciò accada", si legge ancora.

Capo Comando Usa al Cairo, colloqui per pace e aiuti a Gaza

Il capo del Comando centrale degli Usa (Centcom), Michael Kurilla, ha lasciato il Cairo dopo una visita in Egitto durante la quale ha discusso del rafforzamento delle relazioni di cooperazione e degli ultimi sviluppi regionali e internazionali di interesse comune, in particolare gli sviluppi a Gaza. Durante la sua visita in Egitto, Kurilla ha incontrato numerose autorità, tra cui il generale Mohamed Zaki, comandante in capo delle forze armate egiziane, ministro della difesa e della produzione militare. Ne dà notizia lo stesso ministero della Difesa egiziano riferendo che Kurilla ha "sottolineato le eccellenti relazioni tra le forze armate egiziane e quelle statunitensi in vari campi militari, sottolineando l'importanza di coordinare gli sforzi di tutte le forze attive della comunità internazionale per raggiungere la calma e il cessate il fuoco e per intensificare gli aiuti attraverso il valico di terra di Rafah volti ad alleviare la difficilissima crisi umanitaria in atto nella Striscia di Gaza".

Fonti egiziane, bloccati alla frontiera mille palestinesi tra cui 46 feriti

"Per la prima volta dallo scorso ottobre, 1.000 palestinesi, tra cui 46 feriti con 104 accompagnatori, non sono riusciti a entrare in Egitto". Lo segnalano fonti della Mezzaluna Rossa egiziana e del valico di frontiera di Rafah.
Mille palestinesi provenienti da Gaza erano attesi in Egitto, la maggior parte dei quali residenti all'estero, e con loro circa 200 egiziani, ma non hanno potuto completare il viaggio a seguito della chiusura del valico sul lato palestinese dopo l'attacco da parte dell'esercito israeliano. Le ambulanze li aspettavano sul lato egiziano, nessuno è arrivato. Secondo le fonti l'ingresso degli aiuti a Gaza potrebbe riprendere entro 5 giorni dal valico di Kerem Shalom, chiuso anch'esso dopo l'attacco di Hamas di tre giorni fa.

Casa Bianca, speranza che Israele e Hamas trovino accordo

La Casa Bianca ha espresso la speranza che Israele e Hamas possano "colmare le lacune rimanenti" nei colloqui per il cessate il fuoco. "Una valutazione attenta delle posizioni delle due parti suggerisce che dovrebbero essere in grado di colmare le lacune rimanenti e faremo tutto il possibile per sostenere questo processo", ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby. Israele ha affermato che la sua operazione militare a Rafah, a Gaza, è "limitata", ha aggiunto.

Gantz, ancora aperti a accordo su ostaggi

Dopo l'inizio delle operazioni di combattimento a Rafah, il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz afferma che mentre Israele è disposto a "continuare ed espandere" i combattimenti "se necessario" lo Stato ebraico è ancora aperto a un accordo sugli ostaggi. "Ieri abbiamo avviato un'operazione militare nell'area di Rafah, che continuerà e si espanderà secondo necessità. Desidero incoraggiare tutti i soldati dell'Idf come sempre. Sono convinto che adempiranno la loro missione e prego per il loro ritorno a casa", ha affermato in un video. "In qualunque momento potremo raggiungere un piano per la restituzione dei nostri ostaggi. Questo compito ha la massima priorità", ha aggiunto.

Biden, sostegno a Israele ferreo anche quando in disaccordo

Il presidente americano Joe Biden durante una cerimonia per ricordare le vittime dell'Olocausto ha detto che il sostegno americano a Israele è "ferreo" anche "quando non siamo d'accordo".

Mattarella, unica soluzione è quella dei due Stati

"Occorre porre fine alla catena di azioni e reazioni e consentire l'avvio di un processo che ponga termine ai massacri, conduca finalmente a una pace stabile: una soluzione che passa necessariamente dall'obiettivo condiviso del pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, con il definitivo riconoscimento di Israele e della sua sicurezza da parte degli Stati della regione". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso pronunciato davanti all'Assemblea generale dell'Onu.

Idf, 12 razzi lanciati da Gaza verso Israele

Una raffica di 12 razzi è stata lanciata nel pomeriggio dalla Striscia di Gaza verso le comunità del Sud di Israele. Lo rende noto l'Idf. Cinque sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome mentre gli altri sette hanno colpito aree aperte. Le sirene avevano suonato nelle comunità di confine di Ein Hashlosha, Kissufim e Reim.

(reuters)

Biden, “l'attacco di Hamas espressione dell'odio verso ebreì”

"L'odio verso gli ebrei continua in troppe persone nel mondo ed è stato portato alla vita con l'attacco del 7 ottobre di Hamas, il più letale dall'Olocausto". Lo ha detto Joe Biden in una cerimonia al Congresso in occasione delle giornate del ricordo dell'Olocausto. "E sette mesi dopo, non 75 anni, stiamo già dimenticando il terrore di Hamas. Io non dimenticherò", ha sottolineato il presidente americano.

Fonte egiziana, in corso incontri con Qatar, Usa e Hamas

Una fonte egiziana di alto livello ha detto all'emittente statale Al Qahera che "Il Cairo sta ospitando incontri con la partecipazione di delegazioni del Qatar, degli Stati Uniti e di Hamas per completare le discussioni verso il raggiungimento di una tregua globale a Gaza".

Mattarella: “De-escalation in Medio Oriente obiettivo G7 italiano”

"Le tensioni e gli scontri di queste scorse settimane impongono un accresciuto impegno della comunità internazionale per giungere a una de-escalation. È uno degli obiettivi che la Repubblica Italiana si è assegnata nell'assumere la Presidenza del G7". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Idf fa saltare due tunnel nel Nord di Gaza

Gli ingegneri militari dell'unità d'élite Yahalom e della Divisione Gaza hanno mappato e demolito due tunnel d'attacco di Hamas a Beit Hanoun, nel Nord di Gaza. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, aggiungendo che i tunnel sono stati tenuti sotto ''continua sorveglianza tecnologica e di intelligence'' fin dalla loro scoperta. Uno dei tunnel è stato scoperto nel 2014 e all'epoca era stato utilizzato da Hamas per infiltrarsi nel Paese. È stato demolito non molto tempo dopo, ma un'altra sezione del tunnel. più in profondità all'interno di Gaza, è rimasta intatta fino a poco tempo fa. Il secondo tunnel di Hamas fatto saltare in aria faceva parte di un'altra rete sotterranea ramificata, scavata fino a circa 150 metri dal confine israeliano, secondo i militari.

Gallant: operazione Rafah procede fino a libertà ostaggi

L'operazione a Rafah non si fermerà finché Hamas non sarà stato eliminato o il primo ostaggio rilasciato. È l'avvertimento lanciato dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.

Turchia: “Israele non è in buona fede, si ritiri dal lato palestinese del valico di Rafah”

La Turchia di Recep Tayyip Erdogan accusa il governo israeliano di Benjamin Netanyahu di "non agire in buona fede" e chiede il "ritiro immediato" dal lato palestinese del valico di Rafah. Ankara ha accolto con favore la decisione della "parte palestinese di accettare l'ultima proposta per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di ostaggi e prigionieri - si legge in una dichiarazione diffusa su X dal portavoce del ministero degli Esteri turco, Oncu Keceli - Nel contesto di uno sviluppo positivo verso la fine della distruzione e del massacro a Gaza, l'aumento di attacchi di Israele a Rafah ha dimostrato ancora una volta che il governo Netanyahu non agisce in buona fede".

Netanyahu: “La proposta di Hamas voleva solo impedire l’operazione a Rafah”

“L'ingresso a Rafah serve a due principali obiettivi di guerra: il ritorno dei nostri ostaggi e l'eliminazione di Hamas". Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu aggiungendo che "la proposta di ieri di Hamas mirava a silurare l'operazione a Rafah. Non è successo". Il premier ha poi detto di aver dato istruzioni alla delegazione al Cairo di "essere ferma sulle condizioni necessarie per la liberazione dei nostri ostaggi e sui requisiti essenziali per la sicurezza di Israele". "Israele - ha aggiunto - non accetta una proposta che mette in pericolo la sicurezza dei nostri cittadini e il futuro del Paese".

Msf: a Rafah costretti a dimettere pazienti, pronti ad evacuazione

"L'impatto di un'offensiva su Rafah avrà effetti disastrosi per oltre un milione di persone. Le condizioni di vita in tutta Gaza sono già estremamente precarie, e non faranno altro che peggiorare per tutte queste persone che saranno nuovamente sfollate e dovranno vivere in tende di fortuna con un accesso estremamente limitato ai beni di prima necessità, come l'acqua". E' quanto afferma Aurélie Godard, responsabile del team medico di Medici Senza Frontiere (Msf) a Gaza, in un comunicato di Msf.

Hamas: colloqui al Cairo ultima possibilità per ostaggi

I colloqui previsti in Egitto su una proposta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza rappresentano "l'ultima possibilità" per ottenere il rilascio degli ostaggi. Lo ha detto un leader del movimento islamico palestinese Hamas. La delegazione di Hamas "lascerà presto Doha per il Cairo per completare i negoziati per un cessate il fuoco", ha detto la fonte all'Afp chiedendo l'anonimato. "Questa potrebbe essere l'ultima possibilità per Israele di recuperare i prigionieri vivi", ha aggiunto.

Berlino mette in guardia dall’attacco a Rafah

Berlino ha messo in guardia da un'offensiva israeliana su Rafah a Gaza e ha lanciato un appello allo Stato ebraico a riaprire due valichi con la Striscia.
"Metto in guardia da un'offensiva su larga scala su Rafah. Un milione di persone non può semplicemente sparire nel nulla", ha scritto su X la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. "Hanno bisogno di protezione. Hanno bisogno urgentemente di ulteriore aiuto umanitario. Per questo, i valichi di frontiera di Rafah e Kerem Shalom devono essere riaperti immediatamente", ha aggiunto

Delegazione israeliana arrivata al Cairo per colloqui su ostaggi

Una delegazione israeliana per i negoziati è atterrata al Cairo per colloqui per un accordo sugli ostaggi con Hamas. Lo ha riferito l'ufficio del primo ministro israeliano al Times of Israel.

Hamas, ostaggio di 70 anni morta per le bombe israeliane

Il portavoce delle Brigate Al-Qassam Abu Ubaida ha annunciato che una donna israeliana di 70 anni, Judy Feinstein, ostaggio di Hamas, "è morta per le gravi ferite riportate con un altro ostaggio in un bombardamento dell'Idf sul luogo in cui erano detenuti un mese fa". Lo riporta la radio turca Tnt. Secondo quanto riferito, la donna sarebbe morta "in mancanza delle necessarie cure mediche a causa della distruzione degli ospedali nella Striscia di Gaza da parte di Israele". La donna, sarebbe rimasta gravemente ferita il 7 ottobre, curata a Gaza e, dopo essersi ripresa, riportata al luogo di detenzione e colpita durante un raid.

Media: raid israeliano a Rafah, diversi feriti

Diverse persone sono rimaste ferite a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove un'abitazione sarebbe stata colpita da raid aerei israeliani. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa che cita fonti mediche secondo cui è stata presa di mira una casa nella zona a sud della città e diversi civili sono rimasti feriti.

Ue: “Israele fermi offensiva su Rafah e riapra i valichi”

"Un'offensiva di terra su Rafah è totalmente unacceptable. Aggiungerebbe una catastrofe alla catastrofe. Chiedo inoltre a Israele di aprire immediatamente i due principali punti di passaggio verso Gaza. Nessun'altra via può compensare questa situazione". Lo scrive su X il commissario Ue alle Emergenze, Janez Lenarcic.

Guterres a Israele: “Fermi escalation e riapra i valichi”

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha lanciato un appello a Israele chiedendo di "fermare l'escalation" e riaprire "immediatamente" i valichi di Kerem Shalom e Rafah a Gaza.

Abu Mazen: “Gli Usa fermino Israele, non occupi Rafah”

Abu Mazen fa appello agli Usa "per impedire alle autorità di occupazione israeliane di invadere Rafah e di sfollarne i cittadini". Lo ha detto Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente palestinese, ricordando che "il valico di Rafah e il resto del territorio di Gaza sono terra palestinese occupata in conformità con le risoluzioni sulla legittimità internazionale. L'occupazione, sostenuta dall'America con armi, denaro e copertura politica, insiste nel continuare a sfidare la legittimità internazionale, visto che il veto Usa la protegge".

(ansa)

Israele al Cairo solo per domande, non per trattative

Una delegazione israeliana di medio livello, composta da esponenti di Mossad, Shin Bet e forze armate (Idf), partirà presto per il Cairo: potranno ascoltare e porre domande ma non sono autorizzati a condurre trattative. Il gabinetto di guerra si riunirà domani per discutere le informazioni, dopo aver ricevuto un rapporto dalla squadra.

Il molo galleggiante americano davanti alle coste di Gaza sarà pronto domani

Il molo marittimo galleggiante costruito dall'esercito americano al largo della costa di Gaza dovrebbe essere completato domani. Lo scrive la stampa israeliana, secondo cui il primo carico di aiuti per gli abitanti dell'enclave palestinese assediata dovrebbe raggiungere le coste della Striscia il giorno dopo, giovedì.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato la costruzione del molo a marzo, perché da mesi cadono nel vuoto le richieste della comunità internazionale che implora Israele di facilitare l'accesso alle rotte terrestri di Gaza.

Hamas: solo 18 ostaggi liberi se non c’è lo stop alla guerra

Hamas ha minacciato di liberare solo 18 ostaggi se Israele non accetterà di porre fine alla guerra. Lo riferisce Yedioth Ahronoth, rilanciando la Cnn, secondo la quale il gruppo militante palestinese intende includere ostaggi morti tra i 33 da rilasciare nella prima fase.
Tra i punti di Hamas, c'è anche il fatto che Israele non possa questionare la scelta dei detenuti palestinesi da scarcerare, aprendo la strada al rilascio di Marwan Barghouti, considerato un candidato di punta per sostituire il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen. Inoltre, il gruppo palestinese vuole che i detenuti liberati possano restare in Cisgiordania invece di essere 'esiliati' a Gaza come richiesto da Israele. Infine, Hamas ha aumentato il numero di prigionieri palestinesi da liberare: non più 20 ma 30 per ogni ostaggio 'semplice', da 40 a 50 per ogni donna soldato.

Hamas: “Operazione a Rafah mira a interrompere la mediazione”

"L'assalto dell'esercito israeliano al valico di frontiera di Rafah con l'Egitto rappresenta una pericolosa escalation contro una struttura civile protetta dal diritto internazionale e conferma l'intenzione delle autorità di occupazione di interrompere gli sforzi di mediazione per raggiungere un cessate il fuoco e rilasciare i detenuti". Lo afferma Hamas in un comunicato riportato dai media arabi. Una scelta che - a dire di Hamas - è stata effettuata "nell'interesse personale di Netanyahu e del suo governo estremista, e nell'attuazione del piano di sterminio e sfollamento".

Fonti: Israele presa completamente di sorpresa da Hamas

L'ok di Hamas a una proposta di tregua ha preso Israele "completamente di sorpresa". Lo ha confermato una fonte israeliana a Times of Israel. Gli israeliani stanno ancora studiando l'offerta: i principali nodi sono sulla richiesta di Hamas di cessare la guerra e l'intenzione di includere ostaggi morti tra i 33 da rilasciare nella prima fase.

Chiuso il valico di Erez. Ong: “Nessun aiuto entra a Gaza”

Le forze di difesa israeliane hanno confermato che anche l'altro importante valico di frontiera con Gaza, il valico di Erez, è stato chiuso. Lo afferma Sky News dopo la chiusura anche dei valichi di Kerem Shalom e Rafah. ActionAid denuncia che attualmente nessun aiuto è in grado di arrivare a Gaza.
"Siamo seriamente preoccupati che l'intensificarsi dell'attacco a Rafah abbia portato alla chiusura di tutte le rotte degli aiuti verso Gaza", ha detto un portavoce. "Non arriva alcun aiuto umanitario, creando una situazione disastrosa per i 2,2 milioni di persone che già lottano contro la fame, le malattie e carenze mediche".

(reuters)

Israele: “La proposta di Hamas è inaccettabile ma andremo al Cairo”

La proposta di accordo di Hamas "è inaccettabile" ma una delegazione israeliana andrà al Cairo nelle prossime ore per condurre "una valutazione sulla capacità di Hamas di cambiare le sue posizioni". Lo ha detto una fonte israeliana citata dai media. Già ieri il Gabinetto di guerra aveva definito la proposta di accordo della fazione islamica " lontana dai requisiti necessari per Israele".

Media: “Usa non hanno informato Israele su ultima bozza intesa”

Funzionari israeliani sostengono che l'amministrazione Biden era a conoscenza dell'ultima proposta di accordo sugli ostaggi e di cessate il fuoco negoziato da Egitto e Qatar con Hamas, ma non ha informato Israele prima che Hamas annunciasse di averla accettata ieri sera. Lo riporta Axios pur riportando che un alto funzionario statunitense ha negato dicendo che "i diplomatici americani sono stati impegnati con le controparti israeliane". L'episodio ha creato profonda delusione e sospetto in Israele riguardo al ruolo degli Usa nei colloqui per la trattativa sugli ostaggi e potrebbe influenzare negativamente l'andamento dei negoziati.

Sei i colpi di mortaio sparati da Hamas su Kerem Shalom

Sono stati 6 i colpi di mortaio sparati da Hamas sul valico di Kerem Shalom in Israele dove sono risuonate le sirene di allarme. Lo hanno detto i media. Non sono segnalate vittime.

Egitto: “Israele a Rafah minaccia strenui sforzi di pace e gli aiuti”

L'Egitto "condanna le operazioni militari israeliane nella città palestinese di Rafah e il suo controllo sul lato palestinese del valico di Rafah" e invita "i principali attori internazionali a intervenire ed esercitare la pressione necessaria per disinnescare l'attuale crisi e consentire agli sforzi diplomatici di raggiungere i risultati desiderati". Lo afferma una dichiarazione del Ministero degli Esteri egiziano.
"L'Egitto ritiene che questa pericolosa escalation minacci la vita di oltre un milione di palestinesi che dipendono principalmente da questo valico, principale ancora di salvezza della Striscia di Gaza e sbocco sicuro per i feriti e i malati che possono uscire per ricevere cure e per i migranti, nonché principale porta d'ingresso di aiuti umanitari e di soccorso ai fratelli palestinesi a Gaza".
L'Egitto ribadisce quindi l'invito ad Israele ad "esercitare il massimo livello di moderazione e ad evitare una politica del rischio calcolato che avrebbe un impatto a lungo termine e che minaccerebbe il destino degli strenui sforzi compiuti per raggiungere una tregua sostenibile all'interno della Striscia di Gaza".

Cnn: “A Rafah azione limitata, pressione su Hamas per accordo”

L'operazione di Israele a Rafah sarà "limitata" dal punto di vista militare e condotta con l'obiettivo di premere su Hamas per un accordo sugli ostaggi. Lo ha riferito la Cnn citando una fonte a conoscenza dei fatti. La stessa fonte ha detto che Israele "ha informato gli Usa del piano di evacuazione dei civili da Rafah prima del colloquio Biden-Netanyahu di ieri".

Razzi di Hamas contro truppe israeliane al valico di Rafah

Le Brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno sparato razzi contro le truppe israeliane che hanno preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah. La milizia islamista ha affermato di aver preso di mira anche una base militare che domenica era già stata attaccata e in cui erano rimasti uccisi quattro soldati dell'Idf.

Cina: “Israele fermi il suo attacco a Rafah”

La Cina ha esortato Israele a "fermare l'attacco a Rafah", dopo che il suo esercito israeliano ha riferito di aver preso il "controllo operativo" del lato palestinese del valico di frontiera di Rafah tra Gaza ed Egitto. "La Cina chiede con forza a Israele di dare ascolto alle schiaccianti richieste della comunità internazionale, di smettere di attaccare Rafah e di fare tutto il possibile per evitare un disastro umanitario più grave nella Striscia di Gaza", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, parlando nel briefing quotidiano.

Media: “15-20 persone uccise in raid aerei su Rafah”

Tre persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano contro una casa appartenente alla famiglia al-Darbi a Ovest della città di Rafah: lo riferisce Al Jazeera spiegando che le tre vittime si aggiungono alle almeno altre 12 persone che sono state uccise in vari attacchi su Rafah stanotte "mentre l'esercito israeliano intensifica il bombardamento della città nel sud di Gaza". L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce invece che 20 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani su Rafah.

Valico di Rafah chiuso anche dal lato egiziano, aiuti fermi

L'Egitto ha interrotto l'operatività del terminal al valico di Rafah anche dal lato egiziano dopo che Israele ha preso il controllo del lato palestinese nelle prime ore del mattino. Una fonte della sicurezza della Rafah egiziana ha rivelato che il traffico al valico oggi è stato completamente bloccato in entrambe le direzioni "finché le forze israeliane non lo lasceranno", sottolineando che il varco ha sempre funzionato dal 12 ottobre per l'invio di aiuti e squadre di soccorso medico e l'ingresso in Egitto di feriti con accompagnatori, stranieri e persone con doppia nazionalità.
Il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed, ha confermato che il flusso degli aiuti verso la Striscia di Gaza è stato completamente interrotto, sia dal valico di Rafah che da Kerem Shalom. "Ci aspettiamo di sapere nei prossimi giorni come gli aiuti entreranno nella Striscia di Gaza alla luce dell'occupazione israeliana".

Media: la presenza dell’Idf al valico di Rafah impedisce l’ingresso degli aiuti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha criticato duramente la presa del valico di Rafah da parte dell'Idf affermando che la presenza delle forze israeliane impedisce "il movimento delle persone, specialmente dei malati e dei feriti, e l'ingresso degli aiuti umanitari, o il trasferimento degli aiuti alla popolazione della Striscia di Gaza nelle regioni meridionali e settentrionali". Questo, ha riferito Wafa, "fa presagire una carestia".

Hamas vuole includere diversi ostaggi morti tra i 33 prigionieri da scambiare

Hamas intende includere i resti di diversi ostaggi morti tra i 33 prigionieri che rilascerà nella prima fase dell'accordo che ha proposto, riferisce il New York Times. Il rapporto, citando due persone vicine ai colloqui, afferma che il gruppo terroristico ha informato i mediatori che non tutte le persone da rilasciare erano ancora vive. Si prevedeva che la prima fase includesse donne, bambini, anziani e malati.

Idf: “Valico di Rafah a Gaza usato per scopi terroristici”

Le truppe dell'Idf "hanno preso il controllo operativo della parte di Gaza del valico di Rafah" a seguito "di informazioni di intelligence che il valico stesso nella parte est della città era usato a scopi terroristici". Lo ha detto il portavoce militare spiegando che "la scorsa notte è stata avviata una precisa operazione di antiterrorismo in base a informazioni di intelligence per eliminare i terroristi di Hamas e smantellare le strutture di Hamas nelle specifiche aree della parte est della città".
L'esercito ha quindi ricordato che domenica scorsa "colpi di mortaio sono stati sparati dall'area del valico verso Kerem Shalom uccidendo 4 soldati". Confermata anche l'uccisione, la notte scorsa durante l'operazione, di 20 miliziani e l'individuazione di 3 imbocchi di tunnel di Hamas.

Bandiere israeliane al valico di Rafah

L’esercito israeliano ha sostituito le bandiere palestinesi con quelle israeliane al valico di Rafah.

Idf prende il controllo del valico di Rafah. Uccisi 20 miliziani e individuati nuovi tunnel

Le Forze di difesa israeliane hanno confermato che la 401ma Brigata corazzata ha preso il controllo del valico di Rafah dal lato di Gaza. Il varco con l'Egitto adesso non è più collegato alla strada Salah a-Din road, nella parte orientale della città, che nella notte è stata conquistata dalla Brigata Givati. E nell'operazione, hanno riferito le Idf, sono stati uccisi 20 miliziani, mentre sono stati localizzati tre "importanti" tunnel. Inoltre è stata colpita e distrutta un'auto carica di esplosivo lanciata contro un carro armato israeliano. Nessun militare è finora rimasto ferito nell'azione.

Haaretz: rapporti su Idf arrivato a valico di Rafah

Rapporti sostengono che "l'esercito israeliano è arrivato al valico di Rafah nel lato di Gaza e che le spedizioni umanitarie sono state interrotte". Lo ha riferito Haaretz. La tv Canale 12 ha mostrato un video diffuso sui social che mostra un tank israeliano avanzare nel lato di Gaza del valico di Rafah, al confine con l'Egitto. L'Idf finora non ha ancora fornito dettagli sulle operazioni avviate da ieri sera nella parte orientale di Rafah, tranne l'annuncio che stava operando contro obiettivi di Hamas nella zona. Finora non c'è' stata alcuna conferma da parte dell'Idf.

Esercito israeliano: due soldati uccisi da attacco Hezbollah al nord

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di due soldati riservisti uccisi ieri a Metulla, nel nord del Paese, da un drone esplosivo degli Hezbollah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta di Dan Kamkagi (31 anni) e Nahman Natan Hertz (31) della 551/esima Brigata. Il bilancio dei soldati caduti da ottobre scorso sul fronte nord è ora salito a 13. A questi vanno aggiunti anche nove civili uccisi negli attacchi Hezbollah.

Media Pechino: Xi e Macron per il cessate il fuoco, rilascio degli ostaggi e soluzione dei due Stati

Il leader cinese Xi e il presidente francese Macron sottolineano congiuntamente l’urgenza di un “sostenibile cessate il fuoco” a Gaza e fanno appello per l’immediato rilascio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Lo riporta un media di Stato di Pechino, aggiungendo che i due leader condannano la politica di espansione degli insediamenti israeliani, contraria al diritto internazionale, e chiedono la concreta implementazione della soluzione dei due Stati. Xi e Macron inoltre sottolineano l’importanza di mantenere libera la navigazione nel Mar Rosso e chiedono che cessino immediatamente gli attacchi alle navi civili.

Gaza: media, bilancio attacchi Israele su Rafah sale a 8 morti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che è salito ad almeno otto morti e diversi feriti il bilancio degli ultimi attacchi israeliani sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Axios: Israele vuole controllare lato palestinese valico Rafah

Le forze israeliane si sono mosse per impadronirsi del lato palestinese del valico di Rafah tra Egitto e Gaza nelle prossime ore e monitorare tutti gli aiuti che arrivano nella Striscia: lo riferisce Axios, citando due fonti con conoscenza diretta della situazione. Una delle fonti ha detto che Israele crede che prendere il controllo del valico impedirà ad Hamas di dimostrare che sta ancora governando Gaza. Nei prossimi giorni e settimane, secondo la fonte, Israele vuole che i palestinesi di Gaza che non sono collegati ad Hamas siano coinvolti nel controllo e nella distribuzione degli aiuti che entrano nella Striscia dall'Egitto.

Met Gala a New York: proteste pro Gaza nei pressi del red carpet, arresti

La polizia ha cominciato ad arrestare manifestanti pro-Gaza su Madison Avenue, non lontano dal Gala del Met dove 400 vip stanno facendo il loro ingresso per la grande festa che celebra la mostra di primavera del Costume Institute Sleeping Beauties: Reawakening Fashion.

Onu, Guterres ricevendo Mattarella: “Invasione Rafah sarebbe intollerabile”

"Un'invasione di terra a Rafah sarebbe intollerabile, per le sue conseguenze umanitarie devastanti e per il suo impatto destabilizzante nella regione". Lo ha detto il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ricevendo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "La ricevo in un momento di grande preoccupazione" ha detto Guterres. "Oggi ho fatto un appello molto forte al governo di Israele e alla leadership di Hamas per fare un ulteriore sforzo per far materializzare un accordo che è assolutamente vitale. E' un opportunità che non può essere persa".

Usa, raid a Rafah non è grande operazione militare

Gli Stati Uniti ritengono che gli attacchi israeliani a Rafah non rappresentino una grande operazione militare. Lo afferma un funzionario statunitense, secondo quanto riportato da media americani e israeliani. Gli Stati Uniti sono preoccupati per gli ultimi attacchi di Israele contro la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ma non credono che rappresentino una grande operazione militare, ha dichiarato il funzionario, aggiungendo che che gli ufficiali statunitensi sono concentrati sulla prevenzione di una grande operazione militare nelle aree densamente popolate di Rafah e che non sembra che gli israeliani lo stiano facendo.

Re di Giordania a Biden, evitare nuovo massacro a Rafah

Il re giordano Abdullah II ha chiesto al presidente americano, Joe Biden, di intervenire per fermare un "nuovo massacro" a Rafah, la città meridionale di Gaza dove Israele minaccia un imminente attacco di terra. "Sua Maestà ha avvertito che l'attacco israeliano a Rafah, dove 1,4 milioni di palestinesi si sono rifugiati a causa della guerra a Gaza, potrebbe portare a un nuovo massacro", si legge in un comunicato.

Media: forze Israele stanno entrando da Kerem Shalom

I media palestinesi affermano che le forze israeliane stanno entrando dal valico di Kerem Shalom, bombardando l'area dall'alto e con il fuoco dell'artiglieria. La notizia è riportata anche dal 'Times of Israel'. La televisione Al-Aqsa riferisce che i carri armati israeliani stanno sparando contro il valico da circa 200 metri di distanza, distruggendo il terminal che da novembre funge come uno dei principali canali di trasporto degli aiuti a Gaza. Il valico si trova a circa 3 chilometri dai confini orientali di Rafah, nell'estremo sud di Gaza. Altre notizie affermano che le forze di terra si stanno spostando nell'area del valico e che gli attacchi aerei stanno colpendo la parte orientale di Rafah. Non vi è alcun commento da parte dell'esercito israeliano.

I commenti dei lettori